Amministrative, sarà decisivo il civismo

Le ormai prossime elezioni amministrative locali – anche se in Italia si vota in continuazione – saranno inesorabilmente decisive per le ricadute sull’intero quadro politico. Ad oggi non sappiamo quali saranno le coalizioni in campo. Anche perché in un contesto politico profondamente trasformistico e che cambia rapidamente e senza alcuna coerenza, le alleanze e le coalizioni che si formeranno saranno il frutto della particolare convenienza in quel particolare momento storico. Ma, al di là di questa riflessione, peraltro scontata nonché oggettiva, è del tutto evidente che proprio nelle prossime consultazioni amministrative il ruolo del cosiddetto “civismo” sarà determinante e decisivo ai fini della vittoria elettorale.

Certo, il civismo è sempre esistito in queste consultazioni. Ma è altrettanto evidente che adesso i partiti saranno prevalentemente a rimorchio. Cioè si formeranno inevitabilmente alleanze “civiche e politiche” dove il ruolo dei partiti sarà certamente importante ma dovrà misurarsi con il linguaggio, il ruolo e l’agenda programmatico del civismo. In altre parole, vinceranno le coalizioni che saranno in grado di coinvolgere, attraverso il “programma”, le svariate realtà civiche che non sono affatto riconducibili ad un impegno nei partiti e con i partiti ma che si rendono disponibili per un progetto di rinnovamento e di cambiamento.

C’è un rischio concreto in questo processo politico che sarà, comunque sia, irreversibile. E cioè, la puntuale rincorsa di alcuni partiti a mettere il cappello alle iniziative che partono spontaneamente e su iniziativa di singoli o di gruppi estemporanei. È il caso delle marce “sì tav” di ieri e delle cosiddette piazze delle “sardine” di oggi. Operazioni spregiudicate e anche un po’ disperate finalizzate ad appropriarsi di un consenso che non è affatto riconducibile ai partiti ma che vede proprio nei partiti lo strumento per catturare una presenza civica e pubblica.

Ecco perché occorre muoversi, da subito, nella direzione di una costruzione di progetti politici ed amministrativi che vedono proprio nelle “alleanze civiche e politiche” una possibile soluzione per riavvicinare i cittadini alla politica e ridare anche un senso di freschezza e di novità allo stesso impegno politico ed amministrativo. A cominciare da Torino, Pinerolo, Ciriè e tutti i comuni piemontesi che andranno al voto nei prossimi mesi.

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