PALAZZO LASCARIS

Ztl, rappresaglia continua tra Lega e Appendino

Dopo aver ritirato l'ordine del giorno di Ricca, il partito di Salvini ripresentarà tra una settimana un atto simile per chiedere di tagliare i contributi al Comune se andrà avanti col progetto di road preacing. Il M5s protesta: "Una buffonata" e il Pd si divide

Portato a casa l’assestamento di bilancio, la Regione Piemonte è pronta a riprendere la rappresaglia con il Comune di Torino sulla Ztl. E per rendere chiaro il concetto la Lega ripresenterà l’ordine del giorno incriminato sul road pricing, quello cioè su cui pende una diffida annunciata dalla sindaca Chiara Appendino. Non sarà esattamente lo stesso, forse cambiata qualche virgola, ma “nella sostanza cambierà poco” spiegano dagli uffici di Fabrizio Ricca, che nella sua doppia veste di capogruppo in Sala Rossa e assessore regionale, ha ideato e scritto l’odg in cui paventava il taglio dei fondi per il Comune di Torino se la prima cittadina non avesse bloccato il suo progetto di una nuova Ztl.

“Per senso di responsabilità, questa mattina, abbiamo deciso di ritirare l’ordine del giorno per  evitare di inasprire il dibattito in aula durante l’approvazione dell’assestamento di bilancio” spiegano in una nota congiunta il capogruppo del Carroccio Alberto Preioni e Ricca. I quali però affermano di voler presentare un atto analogo “il prossimo martedì” perché “le nostre opinioni in merito a questo provvedimento che riteniamo essere pericoloso per il tessuto economico torinese non cambiano”. Per il Movimento 5 stelle si tratta di una “scorrettezza” bella buona anche perché in cambio del ritiro (e non della sospensione momentanea) dell’ordine del giorno, i grillini hanno di fatto rinunciato all’ostruzionismo sul bilancio. “Proseguano pure con questa buffonata – protesta la capogruppo pentastellata Francesca Frediani – noi ci comporteremo di conseguenza”. La questione è prettamente politica e poco importa se non avrà nessuna conseguenza pratica, trattandosi esclusivamente di un atto d’indirizzo. E che il terreno sia sdrucciolevole lo dimostrano anche i distinguo in casa Pd, dove Alberto Avetta e Monica Canalis hanno annunciato il loro voto contrario “ai ricatti di Alberto Cirio e della sua giunta” mentre Daniele Valle ha replicato che “mai voterò con i Cinquestelle sul road pricing”. Pronto un documento dei dem in cui verrà ribadita innanzitutto la contrarietà al progetto dell’amministrazione Appendino.

Ma cosa ha portato Preioni a comunicare che l’ordine del giorno di Ricca sarà ripresentato? È probabile che il numero uno del Carroccio a Palazzo Lascaris avesse davvero intenzione di ritirare definitivamente il provvedimento voluto da Ricca, ma sia stato consigliato di tornare sui suoi passi dall’irritazione manifestata platealmente dall’assessore torinese che ormai ne ha fatta una questione di principio: “In questa battaglia la Lega deve essere al mio fianco” è stato il suo ragionamento in un vis a vis con Preioni. Un modo per evitare un ulteriore strappo in seno al primo partito della coalizione.

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