SANITA' & POLITICA

Alberti alla corte di Alfano

L'ex direttore dell'Asl unica di Torino arruolato dall'ex ministro ora al vertice del gruppo sanitario privato San Donato. Al suo posto la Regione nominerà un commissario, con ogni probabilità Picco, oggi a Palermo ma con un passato al San Luigi

Mentre si avvicina il giorno in cui la giunta di Alberto Cirio nominerà insieme agli altri il direttore regionale per la Sanità che, salvo soprese, sarà con ogni probabilità Fabio Aimar, un’altra nomina importante è prevista per domani. Si tratta di quella a commissario dell’Asl Città di Torino, erede delle precedenti Torino 1 e 2 unificate nel corso della precedente legislatura.

La nuova guida dell’importante azienda con competenza su tutta la città si è resa necessaria dopo l’andata in pensione di Valerio Fabio Alberti che ha lasciato l’incarico lo scorso 30 novembre e che approda con un ruolo di primaria importanza nella più grande impresa della sanità privata del Paese, il Gruppo San Donato al cui vertice è da poco arrivato l’ex ministro Angelino Alfano. Al posto del fratello della presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, con atto firmato da Cirio metterà quasi certamente Carlo Picco. Attuale direttore generale del Policlinico di Palermo, incarico ricevuto dal governatore Nello Musumeci lo scorso giugno. Picco, 59 anni, originario di Susa, prima di arrivare in Sicilia aveva diretto l’Emergenza Urgenza della Regione Lombardia e prima ancora era stato direttore generale del San Luigi di Orbassano, oltre ad avere nel suo curriculum numerose direzioni sanitarie nelle strutture piemontesi.

Il suo sarà dunque un ritorno a Torino dove, tra l’altro, dal 2011 al 2012 era stato direttore sanitario dell’allora Asl Torino 3, all’epoca la più importante per numero di abitanti e budget del Piemonte. La sua nomina sembra cosa fatta e l’ufficializzazione dovrebbe arrivare domani nel corso della riunione di giunta. Di certo per la guida dell’Asl torinese non si sono attesi tempi quasi biblici come accaduto, al contrario, in altri casi tra cui quello dell’azienda alessandrina. La stessa scelta di Picco, da poco insediatosi al vertice di un’importante struttura siciliana, sembra confermare l’intenzione da parte dell’assessorato di corso Regina di non prolungare il periodo di vacatio dopo le recenti dimissioni di Alberti.

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