PICCHIATA

Mayday mayday! Caselle perde quota

L'aeroporto di Torino continua a perdere passeggeri. Meno 3,3% nel 2019 rispetto all'anno precedente, sotto la soglia dei 4 milioni. In classifica è il 14° in Italia e non si vede la "svolta" all'orizzonte. L'analisi dell'associazione Fly Torino

L’aeroporto di Caselle è sempre più in picchiata. Dopo il tonfo del 2018, anche l’ultimo anno chiude con un saldo negativo dei passeggeri, con una riduzione del 3,3 per cento e tornando così sotto la quota psicologica dei 4 milioni di passeggeri (per la precisione siamo fermi a 3.952.158), tornando ai livelli del 2016. Insomma, mentre il trasporto aereo cresce in tutta Italia, Torino segna un arretramento per due anni di fila e si piazza al quattordicesimo posto dietro scali come Bari e Cagliari. “Il 2019 è stato un anno in cui il traffico in Italia è cresciuto del 4% e che ha registrato una serie di record da parte degli aeroporti con cui Caselle dovrebbe ambire a confrontarsi: Bergamo ha raggiunto i 13 milioni di passeggeri, Napoli e Catania hanno superato i 10 milioni, Bologna 9 milioni, Palermo 7” osserva l’associazione Fly Torino che da anni monitora lo stato di salute dell’aeroporto torinese. “Da notare – prosegue Fly Torino – che fino al 2005 Caselle aveva praticamente lo stesso traffico di Bergamo e Bologna, prima che questi ultimi spiccassero il volo grazie alle basi Ryanair”.

Un risultato per molti versi atteso per la Sagat, la società che gestisce il Sandro Pertini, guidata da Andrea Andorno, che quest’anno ha raccolto i frutti dell’amministrazione precedente, targata Roberto Barbieri. Decurtata la base Blue Air (10 rotte cancellate a inizio 2019) e fallita la base Blue Panorama che verrà ricordata come la base low cost più breve della storia (solo 6 mesi di operazioni), “Sagat annuncia il ritorno del segno positivo nei prossimi mesi, grazie alla fine dell’effetto negativo dei tagli di Blue Air – afferma Fly Torino - ma quello appena iniziato non sarà certamente l’anno della svolta”.

Da un lato sono state annunciate diverse novità da parte di Volotea (Mykonos e Lamezia), Wizzair (Iasi e Chisinau), oltre alle nuove rotte per Kiev e Comiso ed il raddoppio del Napoli di Easyjet. Dall’altro si annunciano diversi tagli: salta dopo 30 anni il volo per Bruxelles Zaventem, Air Italy non riproporrà lo storico volo per Olbia, chiusi i voli per Fez e Cracovia, British Airways ridurrà in maniera significativa l’operativo estivo del volo su Londra, senza dimenticare voli strategici come Istanbul e Lisbona persi negli anni scorsi e mai ripristinati. Insomma, si annuncia l’ennesimo stillicidio di rotte che vanno e che vengono, e che conferma “l’assenza di un concreto piano di sviluppo per l’aeroporto di Caselle da parte di F2i, l’azionista di maggioranza in Sagat e azionista anche a Malpensa, il cui unico obiettivo è continuare a spremere utili dall’aeroporto di Caselle: mentre nello scalo torinese il core business sembra diventato l’inaugurazione di nuovi spazi commerciali, l’altro aeroporto a Nordovest dell’orbita F2i continua a investire nella crescita. Torino ed il Piemonte sembrano aver delegato Malpensa per il ruolo di porta d’accesso del nostro territorio” conclude Fly Torino.

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