Piazza San Carlo: difesa, questura prese misure adeguate

"Se mai in Italia si è verificato un caso in cui una Questura ha applicato le norme in materia di sicurezza, e ne ha chiesto il rispetto agli organizzatori e ai promotori, è stato proprio l'evento di piazza San Carlo". E' quanto ha detto l'avvocato Elena Negri oggi all'udienza preliminare per la tragedia del 3 giugno 2017, quando una serie di ondate di panico tra la folla di spettatori della proiezione su maxischermo della finale di Champions League provocò 1.500 feriti e la morte di due donne. La penalista ha parlato in difesa di uno dei nove imputati che hanno scelto il rito ordinario, Michele Mollo, all'epoca capo di gabinetto della Questura, per il quale ha chiesto il proscioglimento. L'avvocato ha affermato che le disposizioni previste dalla circolare del Ministero dell'Interno allora in vigore, datata 23 maggio 2017, furono rispettate. "Inoltre - ha aggiunto - appare completa, articolata e dettagliata l'ordinanza di servizio predisposta dal questore: lo si ricava subito dalla quantità di misure, ordini e previsioni". Per eventi come quello di piazza San Carlo "l'ordine e la sicurezza pubblica - ha ancora osservato l'avvocato Negri - sono affidate alle Autorità di pubblica sicurezza, che in questo caso si concentrò con grande impegno e dispiego di uomini e mezzi sulla prevenzione di attentati terroristici. Ma l'incolumità pubblica di un evento è di competenza di promotori e organizzatori".

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