OPERE & OMISSIONI

Sant'Anna dentro al Parco, fuori il Regina Margherita

La Regione ha definito il progetto del nuovo complesso sanitario di Torino: assegnati 100 posti in più per ostetricia e ginecologia. Si cercheranno risorse per poi eventualmente costruire una torre pediatrica. L'assessore Icardi: "Non ci saranno costi aggiuntivi"

La Regione Piemonte ha definito il progetto del Parco della Salute di Torino: fuori il Regina Margherita e dentro il Sant’Anna. “Destiniamo i 90 posti letto di pediatria e i 10 posti di terapia intensiva pediatrica alla degenza di ostetricia e ginecologia, i cui spazi saranno progettati in modo tale da essere compatibili con un eventuale ampliamento strutturale nell’ambito pediatrico”, annuncia l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, presentando la delibera con cui, stamattina, la giunta regionale ha definito la destinazione degli spazi indicati nello studio di fattibilità del nuovo complesso sanitario. “In pratica – spiega –, teniamo fuori dal nuovo Parco della Salute di Torino l’ospedale Regina Margherita, mentre potenziamo all’interno del Parco le strutture destinate ad ospitare l’ospedale Sant’Anna. Sarà la pietra miliare della struttura destinata alla cura delle mamme e dei bambini, in vista di un eventuale e successivo completamento, che in prospettiva comprenda anche il Regina Margherita”.

“Il progetto complessivo del Parco rimane lo stesso – osserva Icardi –, così come non ci saranno costi aggiuntivi. Assegniamo cento posti in più al Sant’Anna, che potrà così mantenere e sviluppare gli attuali standard di elevata specializzazione e qualificazione dell’ospedale, scongiurando il drastico ridimensionamento previsto dal progetto originario, che attribuiva all’ostetricia appena 50 posti letto. Complessivamente, il nuovo Sant’Anna all’interno del Parco disporrà di 224 posti letto, tra Ostetricia, Patologia neonatale e Ginecologia. Parallelamente, si lavorerà al reperimento delle risorse per potervi eventualmente trasferire anche il Regina Margherita, in un edificio aggiuntivo, compreso nella stessa area materno-infantile del Parco”.

La decisione trova d’accordo anche l’opposizione. Per Mauro Salizzoni, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, si tratta di “una scelta razionale, che guarda alla salute e alla sicurezza delle donne e dei nascituri, abbandonando discutibili ipotesi di spezzatino che avrebbero trasformato il Parco in una riedizione delle Molinette, perdendo ogni capacità competitiva e collaborativa rispetto a quanto si sta realizzando a Milano con l’Human Technopole”. Inoltre, aggiunge il “mago” dei trapianti, “prendo atto con piacere che per la prima volta si parla di un possibile successivo completamento, che verrebbe a comprendere anche il Regina Margherita, sempre nel rispetto dell’autonomia funzionale del pediatrico-infantile che mai è stata messa in discussione. La delibera di oggi rappresenta un passo in avanti. Ora non si deve perdere altro tempo, perché gli ospedali dell’attuale Città della Salute non sono più in grado di reggere. Si proceda come da cronoprogramma, accelerando anche le bonifiche dell’area ex Avio che dovrà essere pronta non appena terminata la procedura di assegnazione”.

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