COMUNE DI TORINO

Mi scappa... la Cavallerizza

Basta un consigliere M5s al bagno a far saltare il numero legale proprio mentre la Sala Rossa stava per discutere la "mozione Carretto" sul recupero del bene Unesco. Assente Appendino. Pd e Forza Italia: "Vergognoso"

Un intero week end a trovare una “mediazione politica” e al momento opportuno salta il numero legale sulla Cavallerizza. Un copione ormai già visto e rivisto per una maggioranza risicata e litigiosa com’è quella del Movimento 5 stelle di Torino che fatica ad andare d’accordo e quando trova un’intesa non ha i numeri per discutere i propri documenti. Assente Chiara Appendino, è bastato che un solo consigliere – Antonio Fornari – si recasse in bagno nel momento "sbagliato" per mandare tutti a casa. Insomma, ai mal di pancia politici si aggiungono quelli di stagione e così alla verifica richiesta da Chiara Foglietta (Pd) solo in venti rispondono presente. Manca un voto, Consiglio finito. 

Per il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo “è scandaloso che su un argomento così importante per la città non ci sia la maggioranza”, posizione condivisa anche dal numero uno di Forza Italia Osvaldo Napoli. “Oggi saremmo andati a votazione compattamente, il Pd ha dato evidenti segnali di dispiacere per questa compattezza e ha sfruttato l’assenza momentanea di un consigliere, per un motivo più che valido, per far cadere numero legale” ribatte la capogruppo del M5s Valentina Sganga. Al di là dei punti di vista resta l’ennesima figuraccia in un’aula che per la “quarta seduta consecutiva si ritrova a discutere mozioni e interpellanze senza una delibera di giunta” fa notare l’ex grillino Aldo Curatella. Insomma, la macchina amministrativa pare bloccata, sull’Urbanistica ogni provvedimento è ostaggio delle ripicche tra i duri e puri del MoVimento (capitanati da Damiano Carretto) e l’assessore Antonino Iaria. E così si tira a campare per evitare di tirar le cuoia. Che sia colpa del Pd pare quantomeno surreale.

Nel merito del provvedimento sulla Cavallerizza, con i tre emendamenti alla “mozione Carretto”, la capogruppo Sganga, coadiuvata dalla vicepresidente della Sala Rossa Viviana Ferrero, aveva provveduto ad annacquare un po' un dispositivo che comunque, se e quando sarà votato, nessun impatto avrà sui processi decisionali di recupero del bene.     

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