Gli esclusi contestano il summit chez Cota
07:59 Venerdì 29 Giugno 2012Quelli di Progett’Azione giudicano grave la scelta del presidente di lasciarli a casa e lanciano bordate al Pdl. Non invitati neppure Pensionati e Verdi-Verdi. Riscrivere il "patto di legislatura"
Non invitati alla gita a Pisogno Miasino, ridente località rivierasca sul Lago d’Orta, dove il presidente Roberto Cota condurrà, giovedì prossimo, giunta e vertici dei partiti della coalizione per fare il punto sull’attività del governo regionale, gli esponenti di Progett’Azione alzano la voce e contestano quella che ha tutta l’aria di essere un’esclusione imposta da pregiudiziali politiche. Eppure, con cinque consiglieri, la pattuglia dei fuoriusciti dal Pdl rappresenta la terza forza della maggioranza di Palazzo Lascaris: «grave» la decisione di lasciarli a casa, a maggior ragione se, come sembra, è stata assunta per non urtare i diarchi Ghigo-Ghiglia, intenzionati a opporsi a ogni possibile legittimazione dei transfughi.
E proprio sugli ultimi travagli interni al loro ex gruppo consiliare che gli esponenti di Progett’Azione riservano la loro attenzione, rimarcando come «l’agenda del gruppo sia dettata dai personalismi interni più che dalla proposta politica». I recenti avvenimenti rappresentano la nemesi di quanto provato per mesi sulla loro pelle: «Come sempre il tempo è galantuomo e le continue lacerazioni del Pdl non solo ci hanno dato ragione – scrivono in una nota -, ma hanno anche confermato la bontà della nostra scelta. È infatti evidente che chi ai giochi di potere preferisce l’azione politica, intesa come risposta alle necessità dei cittadini, non possa accettare di utilizzare l’aula a scopi personali che poco hanno a che vedere con il ruolo che i cittadini ci hanno assegnato: dare un futuro al Piemonte». In ogni caso, ironia della sorte, «ora è a tutti evidente che se prima l’unico collante del gruppo era la volontà di contestare la nostra azione ora il mastice dell’azione politica del Pdl è il rimpasto della giunta o delle cariche all’interno del gruppo regionale». Il messaggio a Cota è esplicito: «Anziché sospendere l’azione di governo per le continue pretese delle singole correnti del Pdl sarebbe decisamente più opportuno che iniziasse a fare il capo della maggioranza rilanciando un “Patto di legislatura” con tutte le forze della maggioranza e individuando le priorità politiche da attuare entro il 2015».
Sempre nell’ambito del centrodestra c’è infine da registrare il malessere delle formazioni bonsai – Pensionati di Michele Giovine e Verdi-Verdi di Maurizio Lupi – anch’esse, per il momento, escluse dal rendez-vous. Piccole realtà che però in campagna elettorale hanno fatto comodo e che ora vengono trattate come parenti poveri, quando non addirittura alleati di cui vergognarsi.