POTERE & POLTRONE

Quaglia torna in autostrada,
sempre con l'amico Gavio

Il presidente della Crt lo scorso aprile aveva lasciato la Sias a causa di "impegni professionali", oggi si accomoda nel board di Astm. Ennesimo caso di intreccio tra fondazioni, investimenti e concessionarie. Allievo provetto di Palenzona

Il Gruppo Gavio rinnova il board della sua controllata Astm, il colosso partecipato da Ardian, e Giovanni Quaglia torna a viaggiare in autostrada. E pensare che solo lo scorso aprile si era dimesso a causa dei “numerosi impegni professionali” dalla Sias, società sempre della galassia tortonese prima della fusione. Il nome del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, compare infatti nel cda chiamato a gestire la società per il prossimo triennio e nominato sulla base delle liste presentate dall'azionista Nuova Argo Finanziaria (Gavio), titolare del 41,24% del capitale, e da investitori istituzionali italiani ed esteri, complessivamente titolari del 2,63%. Del nuovo board fanno parte anche Caterina Bima, Giulio Gallazzi, Giuseppe Gatto, Patrizia Michela Giangualano, Venanzio Iacozzilli, Fabiola Mascardi, Rosario Mazza, Valentina Mele, Franco Moscetti, Andrea Pellegrini, Barbara Poggiali, Alberto Rubegni, Umberto Tosoni e Micaela Vescia.

Con in rinnovo del board si conclude l’era della presidenza di Gian Maria Gros-Pietro, con Alberto Rubegni amministratore delegato. Se per quest’ultimo si ipotizza il ruolo di presidente, a guidare operativamente Astm dovrebbe essere Umberto Tosoni, uno dei gli uomini più vicini a Beniamino Gavio e manager di provata esperienza. “Astm è un gruppo esemplare, che da quando sono presidente, cioè negli ultimi otto anni, ha raggiunto risultati inimmaginabili. E' cambiato il suo modo di rapportarsi ai soci e oggi si puo' dire che sia la societa' di infrastrutture con la migliore governance”, ha detto nel discorso di commiato Gros-Pietro ammettendo che sarebbe rimasto volentieri al suo posto, ma “la posizione di presidente della società non può essere occupata da una persona che dedica la maggior parte del proprio tempo ad un altro incarico, ricordando l’altra sua presidenza: quella di Intesa-Sanpaolo.

Chi, invece, non lascia ma raddoppia è un altro presidente, quello della Fondazione Crt. E non solo di quella. Quaglia, presiede infatti anche la società di gestione della Asti-Cuneo e il suo ingresso nel cda della società controllata da Gavio riconferma, semmai ce ne fosse bisogno, la passione per le autostrade del numero uno della cassaforte di via XX Settembre e il sempre stretto legame tra fondazioni e concessionari, con posti per i rappresentanti delle prime nei board dei secondi.

A fare scuola (guida) su come viaggiare contemporaneamente sulla corsia delle fondazioni e delle concessionarie autostradali, anni orsono, era stato Fabrizio Palenzona. Allievi diligenti non sono mancati al “camionista” di Tortona. Pacchetti di azioni delle società acquisiti dalle fondazioni e poltrone ovviamente ottenute in cambio. Capita per Crt (così come per Cr Cuneo presieduta da un amico di lunga data di Quaglia come Giandomenico Genta) con Atlantia – e ne sanno qualcosa i conti dopo la tragedia del ponte Morandi con conseguente crollo in borsa – ma anche con lo stesso Gruppo Gavio, anche se in misura minore.

L’ingresso di Quaglia in Astm, dopo la fusione per incorporazione di Sias, è l’ennesima conferma di come i titolari dei bancomat territoriali piemontesi viaggino con telepass. E arrivino sempre in posti di comando.

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