INDUSTRIA & LAVORO

Vertenza Torino, metalmeccanici in piazza

Due giorni di iniziative organizzati da Fim, Fiom e Uilm per porre l'accento sullo stato di crisi del capoluogo piemontese. Più di 3mila lavoratori a rischio. Un documento di otto punti per fermare il declino

Inizia oggi la due giorni di iniziative delle federazioni dei metalmeccanici per accendere i riflettori sulla Vertenza Torino, che vede tutto il sindacato torinese impegnato in prima persona nella lotta al declino economico e sociale della città”. Dalle 10, nella centrale piazza Castello, è in programma un incontro intitolato “La crisi raccontata da chi la sta vivendo in prima persona”, un'intervista a lavoratori e lavoratrici di aziende simbolo dell’attuale congiuntura negativa. Nel pomeriggio, dalle 14 alle 18, le organizzazioni sindacali spiegheranno alla cittadinanza gli otto punti del documento unitario che contiene le proposte per uscire dalla crisi. Dalle 18, sempre in piazza Castello, pizza e vin brulé per tutti. “Il nostro obiettivo è di mantenere alta l’attenzione sulla crisi che sta vivendo Torino e che mette a rischio migliaia di posti di lavoro”, hanno spiegato i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm di Torino, Davide Provenzano, Edi Lazzi e Luigi Paone.

 Secondo una ricognizione dell’autunno scorso sono quasi 3.300 i lavoratori a rischio a Torino e nella sua area metropolitana a causa del declino dell’industria. Ex Embraco, Blutec, Lear, Tekfor, Olisistem Start, Mahle Motori, New Holland, Pmc Automotive solo per citare le principali. In attesa che riparta Fca con il polo dell’elettrico. 

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