Scontri Torino: blitz studenti in rettorato, lanciate uova 

Uova contro gli uffici del rettorato dell’università di Torino. A lanciarle, il giorno dopo gli scontri tra forze dell'ordine e antagonisti in occasione di un convegno sulle foibe, sono stati gli studenti dei collettivi, che per alcuni minuti hanno occupato l'edificio di via Verdi. "Vogliamo parlare con il rettore, vogliamo che lui si assuma la responsabilità di quello che è accaduto ieri", è stata la richiesta degli studenti, che hanno raggiunto il rettorato in corteo partendo dal Campus Einaudi, ieri teatro degli scontri. "Fuori i fascisti dall’università", ripetono gli studenti. Negli scontri di ieri sono rimasti feriti tre agenti della Digos, un agente del commissariato Dora Vanchiglia e due guardie giurate dell’Università. Tre antagonisti sono stati arrestati e una quindicina denunciati per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. L'aula dedicata al giudice Borsellino, affidata agli studenti del Fuan è stata messa sottosopra: armadietti sfasciati, sedie e tavoli ribaltati. "Fuori i fascisti dall’università" ripetono gli studenti. Dopo il blitz in Rettorato, e un corteo per via Po, gli studenti hanno raggiunto il Campus Einaudi a Torino e sono saliti al primo piano della palazzina in mattoni dove c’è l'aula affidata al Fuan, gruppo universitario vicino a Fratelli d'Italia. "Fuan e Roberto Rosso mafioso", "Aula occupata", "Nessuno spazio ai fascisti", "Maya, Samu, Caro liberi", "Fasci appesi come reggiseni", le scritte realizzate con vernice sui muri.

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