Questa è la vera società civile
20:52 Lunedì 17 Febbraio 2020Centinaia di torinesi hanno risposto all'appello del Comune per dire no a razzismo e antisemitismo. Disegni della comunità ebraica: "C'è bisogno di una grande riscossa morale". Appendino: "Abbiamo tutti un pezzetto di responsabilità"
“Il fascismo è un crimine. Torino è antifascista”. È lo slogan dietro al quale si sono radunate questa sera sotto Palazzo Civico alcune centinaia di persone per partecipare alla manifestazione contro l’antisemitismo, il razzismo e la violenza promossa dalla Città di Torino a cui hanno aderito una settantina di sigle, tra enti, associazioni, sindacati, forze politiche. Non una folla oceanica, ma comunque un segnale importante. «L’antisemitismo non è un problema degli ebrei ma della società che deve interrogarsi su cosa fare per arrestare questa piaga, vera cartina di tornasole dello stato di una democrazia», ha detto dal palco il presidente della Comunità ebraica, Dario Disegni. «Molto è stato fatto per fare ammenda di un passato vergognoso – ha aggiunto – ma c’è bisogno di un forte impegno di tutta la società civile per una grande riscossa morale. L’educazione e la cultura sono ciò che ci permette di sconfiggere l’imbecillità e l’ignoranza». Dopo Disegni è intervenuto un giovane allievo della scuola ebraica, Mattia Terracina, che ha ricordato come le scritte antisemite comparse in più parti in questi giorni «sono un campanello di allarme per tutti a cui bisogna reagire subito». Sul palco anche i due torinesi vittime delle scritte antisemite, Maria Bigliani e Marcello Segre. «Davanti a casa mia hanno scritto “crepa sporca ebrea. Ho pensato tanto se denunciare o meno, poi ho pensato che la mia mamma che era ebrea e staffetta partigiana avrebbe voluto che lo facessi. Ricordatevi di studiare la storia», ha raccontato la signora Bigliani. «La risposta all’antisemitismo è la vigilanza e la mobilitazione della società. Ha fatto bene il Comune a organizzare questo presidio per dire no a ogni forma di razzismo e di intolleranza», ha detto Disegni, secondo cui una certa politica «ha favorito questo clima».
Al termine della manifestazione la sindaca, Chiara Appendino, colloquiando con i cronisti ha ricordato che «le scritte comparse in questi giorni sono un fatto gravissimo a cui la Città ha dato una risposta unitaria e condivisa da tutte le forze politiche. È questo il punto di forza di oggi. C’è stata una grande adesione e questo è solo uno dei tanti tasselli della battaglia che dobbiamo portare avanti, partendo da cultura e istruzione, per combattere i fenomeni di odio e antisemitismo crescenti. Abbiamo tutti un pezzetto di responsabilità, e in questa occasione il tema è stato completamente spoliticizzato proprio perché' il nostro appello è un richiamo a tutti e a tutte».
In piazza tra gli altri l’ex presidente della Regione, Sergio Chiamparino, la vicepresidente del Senato Anna Rossomando, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis (Pd), il parlamentare Osvaldo Napoli (Forza Italia), il senatore dem Mauro Laus, il rettore dell’Università, Stefano Geuna, e il collega del Politecnico Guido Saracco.