PALAZZI ROMANI

Barricate di Laus sul salario minimo

Il senatore torinese minaccia la maggioranza: "Se non sarà discussa la mia proposta in commissione mi sentirò libero da impegni". Sul tavolo anche il ddl per l'assegno di cura ai malati cronici non autosufficienti

Non c’è solo Matteo Renzi e la sua pattuglia di senatori a far salire la temperatura nella maggioranza di governo. Da Torino a Palermo non mancano le fibrillazioni ed è proprio il senatore piemontese, eletto nel collegio del capoluogo, Mauro Laus, a minacciare mani libere se non andranno in discussione due suoi provvedimenti bandiera, peraltro scritti assieme a una serie di colleghi a Palazzo Madama. “Oggi in Commissione Lavoro chiederò di affrontare il tema del salario minimo-giusta retribuzione – afferma il senatore dem su facebook –. Se non avrò soddisfazioni nella risposta mi sentirò libero da impegni”. Insomma, un’altra grana per la maggioranza come se non bastassero già le continue picconate di Italia Viva e del suo leader cui pure Laus era stato sul punto di aderire al momento dello strappo col Pd, lo scorso autunno.

Il dispositivo predisposto da Laus – assieme, tra gli altri, alle colleghe Paola Boldrini e Monica Cirinnà – prevede una paga oraria non inferiore, per legge, ai 9 euro e multe per i trasgressori tra i 5mila e i 15mila euro. Ma non c’è solo il salario minimo tra le proposte che Laus intende discutere in tempi brevi. Il parlamentare dem, infatti, vuole portare in Commissione Sanità anche il suo disegno di legge sugli assegni di cura per i malati cronici non autosufficienti. “Quello che sostenevo stando all’opposizione sostengo in maggioranza” scrive ancora sui social prima dell’hashtag #ipocrisiasenzadime e una velata minaccia: “Il lavoro non mi manca”.

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