Artigianato: segnali moderato ottimismo ma c’è Coronavirus

Dalle imprese artigiane piemontesi arrivano "segnali di moderato ottimismo", ma incombe la spada di Damocle del Coronavirus. È questa l'indicazione che arriva dalla prima indagine trimestrale congiunturale realizzata da Confartigianato Imprese Piemonte. Il saldo relativo all'andamento occupazionale si rafforza salendo dal 7,2% al 9%, mentre le previsioni di assunzioni scendono dal 6,35% all'1,47%. Migliorano anche le previsioni sulla produzione totale dall'11,97% al 12,22% e sugli investimenti: sale dal 5,35% all'8,98% la percentuale di coloro che pensano di effettuare investimenti per ampliamento, dall'8,68% al 26,76% investimenti per sostituzione. Meno ritardi negli incassi (dal 37,8 al 20,34%). "La tenuta delle imprese artigiane, almeno in termini di previsioni, è moderatamente soddisfacente. Tuttavia la diffusione del Coronavirus espone l'economia mondiale e quella italiana a un crescente rischio di rallentamento. L'export verso la Cina per le microimprese piemontesi ha un valore di 380 milioni di euro", commenta il presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici, che ricorda tra i problemi per le aziende anche "la burocrazia come la 'patente a punti' per le imprese edili".

print_icon