EMERGENZA SANITARIA

Cirio: "Chiudere tutto il Piemonte"

Il governatore è per la linea durissima. Nel parere al decreto del premier Conte la richiesta di estendere le misure per Asti e Alessandria al resto della regione o quantomeno a tutte le province che confinano con la Lombardia - DOCUMENTO

Non solo Asti e Alessandria. Fosse per il governatore del Piemonte Alberto Cirio tutta la regione dovrebbe diventare “zona rossa” per contenere il contagio da coronavirus e sottostare alle misure presenti nel decreto del premier Giuseppe Conte. È quanto si legge nel parere appena inoltrato al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. “In riferimento alle osservazioni richieste sul DPCM 7 marzo 2020 – scrive Cirio – la Regione Piemonte, facendo proprio il parere tecnico dell’Unità di Crisi regionale e del Comitato scientifico all’uopo incaricato (che si allega alla presente), ritiene che la scelta più efficace per un effettivo contenimento del contagio sia l’estensione a tutto il territorio regionale di quanto previsto all’articolo 1”. Cioè appunto la quarantena totale di tutti i piemontesi.  

E qualora questa misura dovesse essere valutata eccessiva Governo, il presidente del Piemonte chiede che venga prevista quantomeno “l’estensione delle previsioni di cui all’articolo 1 alle province piemontesi di confine con la Lombardia, oltre a quelle già previste di Asti e Alessandria”, cioè Novara, Vco e Vercelli. Secondo questa seconda ipotesi resterebbero fuori dalla quarantena solo Torino e la sua area metropolitana e le province di Cuneo e Biella.

Qui il parere del governatore Alberto Cirio

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