EMERGENZA SANITARIA

"Sacchetti della spazzatura per proteggerci dal virus"

La denuncia del sindacato degli infermieri Nursind: "Città della Salute non fornisce i dispositivi di protezione agli operatori del 118". Il segretario provinciale Summa accusa i vertici delle Molinette e chiede immediate dotazioni: "Più sanitari contagiati che in Cina"

“Camici in nylon stile sacchi per la spazzatura e calzari ricavati proprio dai sacchetti per l’immondizia”. Durissima e inquietante la denuncia del sindacato degli infermieri Nursind riguardo alle protezioni “con cui Città della Salute manda gli infermieri del 118 ad effettuare soccorsi primari e trasferimenti secondari di pazienti covid positivi”.

Giuseppe Summa, segretario provinciale di Nursind accusa anche i vertici aziendali per come sono gestiti gli interventi lamentando una violazione palese delle norme e dei protocolli previsti per la sicurezza del personale, ma anche dei pazienti. “Nella ambulanza le distanze tra paziente e operatore sono minime ed in 6 metri quadrati troviamo tre operatori ed un paziente critico. Tutto questo mentre mancano le mascherine ffp3 ed i pazienti critici, essendo ventilati con respiratori e sistemi di ventilazione particolare, mettono a rischio il personale sanitario”. L’elenco delle pesantissime criticità da parte dell’organizzazione sindacale non si ferma qui. “Ogni associazione di soccorso gestisce la decontaminazione dei mezzi senza seguire degli standard e senza ricevere indicazioni univoche”, sostiene Summa il quale chiede “protocolli adeguati e non indicazioni che variano di giorno in giorno allo scarseggiare dei materiali, in una situazione in cui li operatori non possono assicurare determinati standard nel soccorrere e diventiamo il principale veicolo di contaminazione”. Per non dire del fatto che “le divise in dotazione al 118 vengono lavate dal personale al proprio domicilio con evidenti problematiche di rischio infettivo

Nursind ripete che “servono misure urgenti ed adeguate, mezzi dedicati idonei nelle misure interne, dispositivi di protezione personale adeguati da avere urgentemente: tute tyvek, maschere ffp3 e ffp2, occhiali chiusi, calzari, nucali, e poi prevedere la divisione degli equipaggi sia per evitare numero di contagi sia per avere maggiori risorse e magari mezzi dedicati ai trasferimenti”.” A sostegno di queste drammatiche richieste viene citato un dato: i sanitari contagiati sono, in percentuale, più del doppio rispetto ai colleghi cinesi”.

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