CORONAVIRUS & POLITICA

Pd a Cirio: "La Regione si dia una mossa, anzi quattro"

Una serie di misure per sostenere la ripresa: 80 milioni da Finpiemonte per finanziamenti a tasso zero alle Pmi e buoni acquisto per i nuclei famigliari in difficoltà. Sblocco immediato delle opere pubbliche sfruttando i fondi europei

Una pioggia di milioni per assicurare un sostegno a imprese e famiglie. Con i primi segnali di discesa dei contagi, è il momento di attuare la cosiddetta Fase 2 e il Pd piemontese annuncia un pacchetto di misure che consegnerà al governatore Alberto Cirio “non per piazzare una bandierina politica, ma piuttosto per dare una mano a questa giunta” spiega il suo predecessore Sergio Chiamparino. Quattro mosse perché la Regione si dia una mossa.

Sono quattro le misure economiche d’impatto illustrate dal vicecapogruppo Raffaele Gallo: la prima prevede una ulteriore riduzione di 80 milioni del capitale sociale di Finpiemonte, la cassaforte della Regione, svincolando quelle risorse per un finanziamento a lungo termine (7 anni) che s’inizia a pagare dopo i primi due e a tasso zero “per garantire alle imprese una importante iniezione di liquidità” spiega Gallo. La giunta ha già smobilitato 200 milioni dalla finanziaria regionale, nell’ambito di una serie di misure già annunciate quasi un mese fa per sostenere il tessuto economico piemontese: si tratta di risorse con cui la precedente amministrazione aveva incrementato il capitale sociale di Finpiemonte nel tentativo di trasformarla in banca, ora che quella ipotesi è tramontata, può tornare a una capitalizzazione di 35 milioni, così com’era nel 2014. Il secondo intervento riguarda l’erogazione di 450 milioni ai fornitori che attendono di essere pagati: sono i cosiddetti debiti commerciali accumulati dalla Regione e che, attraverso un accordo con Cassa depositi e prestiti, potrebbero essere pompati nel sistema economico piemontese e restituiti in 30 anni, così come già era stato fatto con il decreto legge 35 del 2012. Per dare una scossa all’economia il Pd propone inoltre lo sblocco di 400 milioni di fondi Fsc 2014-2020 per finanziare le opere pubbliche.

Dalle aziende alle famiglie, per fronteggiare un crescente disagio sociale dovuto alla mancanza di lavoro e quindi di entrate. Qui la proposta prevede uno stanziamento di 40 milioni di euro da utilizzare come sostegno al reddito per i più indigenti, sulla scia di una misura già messa in campo dal Governo, attraverso la Protezione Civile, con i 400 milioni distribuiti ai Comuni che ora li stanno erogando alle famiglie, appunto. I fondi potrebbero essere erogati attraverso buoni acquisto regionali. Infine, tra le proposte del Pd, anche un piano di comunicazione per rilanciare il sistema culturale, turistico ed enogastronomico regionale, “da accompagnare con risorse fresche per le realtà impegnate in questo settore” spiega Daniele Valle.

“Finora la maggioranza non ci ha quasi mai ascoltato – afferma il capogruppo dem Domenico Ravetti – ma noi continuiamo a fare le nostre proposte a testimonianza di un atteggiamento che è sempre stato costruttivo”. Infine, la contrarietà ai poteri speciali invocati da Cirio: “Usi bene quelli che ha”.

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