EMERGENZA SANITARIA

Ad Asti corre il contagio

È la provincia in cui il Covid si sta diffondendo con più facilità: i nuovi casi crescono del 21% contro una media regionale del +11,9%. Seguono Biella (+15,4%) e Torino (+14%). La polveriera Rsa. Fornaro (Leu): "Molti focolai domestici, fare più tamponi"

Nei sette giorni appena passati, dal 22 al 28 aprile, Asti è risultata la provincia in cui è stata registrata la maggior crescita dei contagi del  Piemonte e, verosimilmente, tra quelle in cui l’epidemia si è diffusa di più a livello nazionale. L’analisi dei dati forniti dalla Protezione Civile segnala che ad Asti l’incremento è stato del 21%, seguono Biella (+15,4%) e Torino (+14%) contro una media regionale dell’11,9%. Sotto la media nazionale ci sono Cuneo (+10,7%), Alessandria (+10,3%), Vercelli (+8,1%), Novara (+5,7%) e Vco (+5%). Nella classifica dei contagiati ogni 100.000 abitanti alla data del 28 aprile, invece, al primo posto troviamo Alessandria (788 casi), seguita a breve distanza da Asti (707), Vercelli (640), Vco (632) e Novara (608), rispetto a una media regionale di 584. Sotto la media sono Torino (556), Biella (546) e Cuneo (412). “Per dare un’idea della criticità della provincia di Alessandria, pur in presenza di un oggettivo rallentamento negli ultimi giorni, con i suoi 788 casi di contagiati ogni 100mila abitanti, è superiore alla media della Lombardia (739), la regione più colpita dal Covid 19. Preoccupante anche la crescita in provincia di Asti che meriterebbe un’attenzione particolare da parte delle autorità sanitarie competenti” afferma il parlamentare piemontese Federico Fornaro, capogruppo di LeU alla Camera.

Ad Asti in particolare si registra una difficoltà a processare i tamponi, giacché il laboratorio presente in provincia riesce a gestirne una cinquantina al giorno, gli altri vanno ad Alessandria o all’Istituto Zooprofilattico di Torino, da dove il responso arriva entro 5 o 6 giorni. È evidente che tempi di reazione così lunghi potrebbero provocare un ritardo nell’attivazione delle procedure di isolamento e tracciamento a tutto vantaggio della diffusione del virus. Ad Asti, inoltre, ha sede la Rsa più grande del Piemonte, la Maina, dove sono 22 i degenti positivi accertati al 20 aprile, più 4 operatori. Un focolaio che, se non tenuto sotto controllo, potrebbe espandersi anche fuori dalle mura della residenza come accaduto anche altrove. Qui ci sono quasi trecento ospiti: una polveriera.

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