EMERGENZA ECONOMICA

"Nuovi aiuti o Torino in dissesto"

Ennesimo appello di Appendino al Governo. Mancano oltre 230 milioni su un bilancio di 1,3 miliardi. Ne servono almeno altri 100 milioni entro il 31 luglio. Altrimenti i conti di Palazzo Civico rischiano di saltare, così come quelli di altri Comuni

“È evidente che i 3 miliardi del Governo ai Comuni non sono sufficienti. Se entro il 31 luglio il Governo non dovesse intervenire, saremo uno dei Comuni che, come tanti altri, andrà in dissesto”. Dai microfoni di Radio Rai, Chiara Appendino torna a lanciare l’allarme sui conti di Palazzo Civico, dove secondo le stime degli uffici, l’epidemia potrebbe creare una voragine sui conti, tra i 200 e i 250 milioni di euro. “Mancano oltre 230 milioni su un bilancio di 1,3 miliardi, con questo intervento del Governo pensiamo di recuperare 80 milioni. Noi ci aspettiamo che il dialogo col Governo vada avanti e vengano stanziate ulteriori risorse prima del 31 luglio”. Finora l’esecutivo ha messo a disposizione dei Comuni strumenti finanziari per alleggerire una situazione drammatica. Il Comune di Torino ha ottenuto la sospensione delle rate dei mutui contratti con Cassa depositi e prestiti, di cui nel 2020 pagherà solo la quota capitale, e un provvedimento del Governo consentirà ai municipi di procedere in tal senso anche con gli istituti bancari. Così il Comune potrebbe risparmiare complessivamente una cifra attorno ai 50 milioni che sommati agli 80 erogati dallo Stato raggiungono la cifra di 130 milioni. Ne mancano almeno altri 100, senza i quali Torino andrà in dissesto.  

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