CAMPANILE SERA

A Novara scoppia il caso Murante

Presidente del Consiglio comunale sulla graticola. Gli alleati mirano alla sua poltrona e il Pd si rivolge al Prefetto per la mancata convocazione di una Commissione. Fuggi fuggi da Forza Italia

Con il gruppo a Palazzo Cabrino cancellato dalle ultime defezioni e un partito ormai ridotto ai minimi termini, scricchiola la poltrona del presidente del Consiglio comunale di Novara Gerry Murante, rientrato in Forza Italia dopo lo strappo delle elezioni comunali del 2017. A un anno dalle urne, infatti, gli alleati hanno messo gli occhi sullo scranno più alto dell’assemblea e per disarcionarlo c’è chi conta di utilizzare la sua gestione del Consiglio, giudicata piuttosto deficitaria. Una sponda a chi da tempo sta lavorando sottotraccia all’operazione potrebbe offrirla l’opposizione, con un esposto al prefetto cui sta lavorando il Partito democratico. I consiglieri dem, infatti, imputano a Murante la mancata convocazione della Commissione Pari Opportunità, nonostante la richiesta fosse arrivata in Consiglio il 6 maggio e reiterata il 19. Lo Statuto dell’assemblea cittadina prevede infatti che le commissioni debbano essere svolte entro 15 giorni dalla richiesta, ma così non è stato di qui l’esposto al Prefetto volto a “ripristinare il regolare adempimento degli obblighi dell’amministrazione comunale, a garanzia della sostanziale e formale correttezza del funzionamento degli organi istituzionali e a tutela dei cittadini”.

Una iniziativa che si inserisce in uno scenario che vede ormai il centrodestra novarese diviso tra la Lega, che esprime il sindaco Alessandro Canelli, e Fratelli d’Italia, in forte ascesa. Si racconta, infatti, che soprattutto tra i banchi dell'ex Carroccio ci sia chi starebbe valutando la promozione dell'attuale capogruppo, Anna Colombo, alla presidenza del Consiglio, con un ballottaggio tra Raffaele Lanzo, fratello del consigliere regionale Riccardo Lanzo, e Claudio Strozzi per la guida della formazione leghista. Intanto, Fratelli d'Italia si prepara ad accogliere qualche transfuga. Tra i consiglieri dati in avvicinamento al partito di Giorgia Meloni ci sono Michele Contartese, unico eletto tra i berluscones nel 2016, e Daniele Andretta, già candidato a sindaco con una lista civica di centrodestra. E altri ancora potrebbero presto suonare al campanello del luogotenente meloniano Gaetano Nastri.

Il tutto mentre Forza Italia si ritrova in crisi di consensi e prosegue il fuggi fuggi di militanti e amministratori locali, in cerca di una nuova casa in vista delle prossime elezioni, dove gli azzurri rischiano di ottenere, nella migliore delle ipotesi, non più di due rappresentanti. Per questo tra i pochi rimasti ci si guarda di sbieco: Murante, infatti, dovrebbe essere, assieme all'altro uscente, Pietro Gagliardi, il candidato di punta degli azzurri, ma il commissario del partito Massimo Marcassa avrebbe in serbo per entrambi uno scherzetto: lanciare nella mischia e sostenere Andrea Crivelli, presidente del Consiglio di Trecate, in grado di insidiarli nella corsa alle preferenze.

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