Nuovo statuto Egizio, Christillin verso terzo mandato

Lo scorso 2 giugno sono stati 1.300 i visitatori che, mascherina sul volto e mani disinfettate, hanno approfittato dell'ingresso gratuito per tornare ad ammirare le sue collezioni. Per il Museo Egizio di Torino, però, il vero banco di prova è questo fine settimana. E a giudicare dalle prenotazioni, obbligatorie dopo la lunga chiusura per l'emergenza coronavirus, sembra non avere perso appeal. "Nei giorni del lockdown ho passato ore dentro il Museo con Christian Greco (il direttore dell'Egizio, ndr) a pensare come reagire, cosa fare. Penso che le parole chiave per rialzare la testa siano digitalizzazione e ricerca", spiega Evelina Christillin, ormai prossima al terzo mandato alla guida della Fondazione che gestisce il museo. Il centrodestra alla guida della Regione Piemonte, nella giunta di ieri, ha deciso di togliere il vincolo dei due mandati, di fatto spalancando le porte alla riconferma della manager cresciuta alla scuola dell'Avvocato Agnelli con una lunga esperienza in campo culturale e non solo. "Non ho alcun imbarazzo - dice - a dire che mi sento di rappresentare il sistema Torino", quel gruppo di potere contro il quale quattro anni fa il Movimento 5 Stelle ha vinto le elezioni amministrative strappando dopo più di vent'anni il capoluogo al centrosinistra. "Ciò in cui non mi riconosco affatto è la accezione negativa di quella espressione - prosegue -. Penso di essere parte di una rete culturale che ha visto persone come Mario Martone, Gianandrea Noseda, Arturo Brachetti, Alberto Barbera. Una rete che ha funzionato bene e ha prodotto grandi risultati". Tra i pentastellati c'è chi non la vede di buon occhio, come dimostrano le recenti dichiarazioni della capogruppo Valentina Sganga contro "la lunga sfilza di poltrone e di prestigiosi incarichi" accumulati in carriera dalla Christillin. Ma il rapporto con la sindaca Chiara Appendino è ottimo e quand'anche la Città si esprimesse contro la modifica dello Statuto, finirebbe in minoranza. Del resto per la "signora delle Olimpiadi", un passato ai vertici del Comitato organizzatore dei Giochi invernali di Torino 2006, giocano i numeri. Con lei e con il direttore Christian Greco alla guida, l'Egizio ha inaugurato nel 2015 un nuovo allestimento che ha attirato un numero sempre crescente di visitatori, fino agli oltre 850 mila dello scorso anno. E soprattutto ha conquistato l'autonomia finanziaria, particolare non da poco ora che il Covid sta spremendo le casse pubbliche e le risorse per la cultura non sono molte. "I contributi a pioggia sono interventi sacrosanti in questo momento - è la ricetta della Christillin per superare la crisi contingente - ma poi arriva il tempo di scelte e di progetti. Giusto che una guida turistica prenda 600 euro perché in questo periodo era tutto fermo, ma se si finanziano progetti importanti torneranno a lavorare perché ci saranno i turisti". Ancora per questo mese l'Egizio sarà aperto solo nei fine settimana, ma il desiderio "è di riprendere le attività il prima possibile a pieno regime, accogliendo i visitatori con modalità che assicurino tanto la migliore fruizione possibile quanto la sicurezza delle persone, quelle in visita come il personale che qui lavora - conclude Christillin -. Per affermare con forza la grande vitalità della nostra istituzione".

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