OPERE & OMISSIONI

"Sbloccare subito gli appalti Tav"

L'appello di Confindustria Piemonte dopo l'allarme suonato da Telt. Ravanelli: "La cattiva burocrazia sta impedendo la prosecuzione dell'opera". In ballo lavori per oltre 250 milioni. E il madaMino Giachino è pronto a tornare in piazza

«La Tav è la “cartina al tornasole” di quanto la burocrazia possa avere effetti rovinosi sulla crescita economica, occupazionale e sociale di un’ampia area geografica, soprattutto in una fase di gravi difficoltà come quella che stiamo attraversando. L’alta velocità è una chiave di volta per la ripresa, così come lo sono tutte le grandi infrastrutture - anche tecnologiche - che rappresentano una condizione necessaria, ancorché non sufficiente, per lo sviluppo». Il presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli, commenta così l’allarme per i ritardi della burocrazia lanciato da Telt, la società che si occupa di realizzare e poi di gestire la Torino-Lione. «Quanto lamenta l’architetto Mario Virano (direttore di Telt, ndr) denota come la cattiva burocrazia stia di fatto impedendo la prosecuzione dell’opera, mentre il caso del Ponte di Genova ha dimostrato come sia possibile portare a termine un grande cantiere in tempi rapidi solo ed esclusivamente attuando una forte deregulation – osserva Ravanelli –. Per quanto riguarda la Tav è quindi auspicabile quantomeno una semplificazione immediata e decisa delle procedure amministrative. A livello legislativo sono necessari e urgenti interventi strutturali in grado di risolvere definitivamente il problema della lentezza della macchina amministrativa, una delle caratteristiche che rende l’Italia un Paese incapace di gestire e attrarre investimenti, anche dall’estero. La questione è - se possibile - ancora più seria e delicata anche nella prospettiva dello sblocco delle risorse europee del Mes e del Recovery fund che prevedono un impegno delle risorse in investimenti».

E per “sbloccare” l’impasse il fronte Sì Tav è pronto nuovamente a scendere in piazza. È quanto prospetta Mino Giachino, l’esponente di Forza Italia, promotore con le madamin delle due manifestazioni che hanno indotto l’allora governo gialloverde a dare seguito all’iter per la realizzazione dell’opera. «Quando sono stato al Governo la burocrazia seguiva, Solo la politica senza passione e senza competenza scarica le colpe sulla burocrazia», afferma l’ex sottosegretario ai Trasporti nell’ultimo governo Berlusconi. «Dobbiamo ritornare in piazza?», chiede Giachino in una lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte e al ministro ai Trasporti, Paola De Micheli. «A Torino la crisi economica e sociale si taglia a fette – conclude –. Vi prego di intervenire e sbloccare i lavori anche dalla parte italiana».

È di oltre 250 milioni di euro il valore degli appalti assegnati nell'ultimo mese da Telt in Italia e Francia per opere e attività legate alla realizzazione della sezione transfrontaliera della Torino-Lione. Le assegnazioni riguardano oltre 20 imprese internazionali di vari settori, dall’ingegneria alle costruzioni, che compongono i raggruppamenti che ora inizieranno le attività. Sul versante francese il Cda del promotore pubblico ha autorizzato la firma del contratto di oltre 200 milioni di euro per i lavori dei pozzi di ventilazione in Maurienne: 4 tunnel verticali paralleli scavati nell’area del Comune di Avrieux. Sul versante italiano invece sono stati affidati 5 appalti per operazioni legate alla realizzazione della nuova infrastruttura per un totale di circa 40 milioni di euro: monitoraggi ambientali, sicurezza sul lavoro, gestione dei materiali di scavo e protezione e mantenimento dei cantieri. Parallelamente proseguono le attività nei sei cantieri dell’opera e sono in corso le gare per i lavori del tunnel di base per circa 3 miliardi di euro. Per i 3 lotti francesi relativi alla costruzione di 45 km di tunnel tra Saint-Jean-de-Maurienne e il confine italiano (valore di 2,3 miliardi) le aziende stanno consegnando le offerte. L’assegnazione è prevista per fine anno. Per quanto riguarda il versante italiano, è in corso il bando da 1 miliardo per lo scavo dei 12,5 km dal confine a Susa la cui attribuzione è prevista nel 2021. 

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