'Ndrangheta: Fenice; Burlò chiede gli arresti domiciliari

Ha chiesto di essere messo agli arresti domiciliari l'imprenditore torinese Mario Burlò, in carcere da quasi sette mesi nell'inchiesta di 'ndrangheta chiamata Fenice. L'istanza è stata presentata al tribunale di Asti, dove ieri si è aperto il processo. La procura di Torino dovrà esprimere un parere. Un altro degli arrestati per Fenice, l'ex assessore regionale Roberto Rosso, ha ottenuto i domiciliari nei giorni scorsi. "Burlò - spiegano i suoi legali, Domenico Peila e Maurizio Basile - è stato interrogato due volte nel corso delle indagini e tutte le sue società sono sotto sequestro preventivo: non c'è alcun rischio né di inquinamento delle prove né di reiterazione del reato". Ieri Burlò ha seguito l'apertura del processo in videocollegamento dal carcere di Cuneo. Il periodo di arresti domiciliari potrebbe essere trascorso nella villa di Moncalieri (Torino), ora di sua proprietà, dove aveva abitato il calciatore Arturo Vidal, ex Juventus.

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