STUDIO

Atenei piemontesi perdono quota

L'Università di Torino scivola al settimo posto, il Politecnico si fa superare da Venezia. In calo anche il Piemonte Orientale (11°). Per tutti le stesse criticità: pochi investimenti in servizi e borse di studio, bene l'occupabilità

Appello amaro per gli atenei piemontesi che perdono terreno nella classifica stilata dal Censis e che tiene conto di una serie di fattori quali gli investimenti di università ed enti per il diritto allo studio nelle borse di studio, la Comunicazione e i Servizi digitali (l’efficienza del portale internet, la gestione della privacy, l’accessibilità e i social network), l’Internazionalizzazione, i servizi di mensa e posti letto, l’adeguatezza delle strutture e l’Occupabilità, cioè il tasso dei neo laureati che riescono a trovare lavoro a un anno dalla discussione della tesi. Va detto subito che tutte e tre le università piemontesi hanno gli stessi punti di forza (a partire dalla facilità di trovare lavoro dopo la laurea) e le stesse debolezze (pochi contributi per le borse di studio e servizi non sempre adeguati).

L’Università di Torino perde due posti rispetto all’anno scorso e si piazza settimo posto. Il segmento è quello degli atenei pubblici più grandi (definiti “Mega”, cioè con oltre 40mila iscritti) e davanti ci sono Bologna, Padova, Firenze, La Sapienza di Roma, Pisa e Milano (che può contare anche sulle private Bocconi e Cattolica, oltre al Politecnico). Torino ottiene un punteggio di 81,8 che la piazza davanti solo a Bari, Catania e Federico II di Napoli. A penalizzare l’università di via Sant’Ottavio sono in particolare due indicatori: la spesa per le borse di studio e poi i servizi (in cui si tiene conto dei pasti erogati e dei posti letto) e le strutture didattiche (numero di posti nelle aule, nei laboratori e nelle biblioteche). Il punteggio per borse e servizi è appena 71, sale a 78 per le strutture. Dove invece UniTo va un po’ meglio è nella Comunicazione e servizi digitali (94) e nella Occupabilità (95). I dati si riferiscono all’anno accademico 2018/2019.

E se UniTo piange, il Poli di Torino certo non ride dopo essersi visto sorpassare da Venezia nella classifica dei quattro Politecnici d’Italia. Al primo posto c’è Milano, poi il capoluogo veneto: dunque dietro Torino resta ora la sola Bari. Il punteggio è più alto rispetto all’Università degli studi e arriva a 89.5: massimo dei voti (110) alla voce Occupabilità, bene anche nell’Internazionalizzazione (101). Punteggi bassi per i Servizi (70), Strutture (82), Borse (85) e Servizi digitali (89).

Tra gli atenei medi, il Piemonte Orientale scende all’11° posto. Malissimo nelle borse (67) e nei Servizi (69), molto bene nell’Occupabilità (103).

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