SCIUR PADRUN

Il futuro di Torino? Stare con Milano

Ecco la ricetta di Marsiaj, neo presidente dell'Unione industriale che nel giorno del suo insediamento rievoca il vecchio triangolo industriale. E c'è chi torna a storcere il naso dopo la controversa nomina di Calabrò vicepresidente

“Siamo la squadra del fare. Vogliamo essere concreti e far sì che Torino torni a crescere per essere quella che è stata nei passati cento anni” dice Giorgio Marsiaj neo presidente dell’Unione Industriale che poi aggiunge: “Dobbiamo cercare di superare questo momento difficile e tornare ai livelli antecedenti al Covid. È importante che arrivino i fondi dall’Europa ed è necessaria una maggiore relazione con tutti i nostri vicini, in particolare Milano e Genova, quel triangolo industriale che ha permesso la crescita economica dell'Italia”.  “Con Milano stiamo già lavorando a un percorso comune per cogliere opportunità di lavoro e coesione. La collaborazione può permettere di immaginare un futuro di crescita”.

All’esordio Marsiaj conferma la sua vocazione per la Madunina dopo che già aveva fatto storcere il naso all’establishment di via Fanti per aver designato come suo vice Antonio Calabrò, consigliere delegato e direttore della Fondazione Pirelli, già direttore editoriale del Sole24Ore, ma soprattutto vicepresidente di Assolombarda. Una designazione che gli era valsa qualche accusa di intelligenza col nemico, vista la tradizionale rivalità tra le due città e in particolare tra i due sistemi industriali.  

 

Giorgio Marsiaj è fondatore e presidente della Sabelt, azienda che produce cinture di sicurezza e sedili per auto. Lo ha nominato l’assemblea generale degli imprenditori riunita in streaming, al termine del mandato di Dario Gallina. Lo affiancano i vicepresidenti Massimiliano Cipolletta, Anna Ferrino, Marco Lavazza e il già citato Calabrò. A questi si aggiungerà il futuro presidente dell'Amma che verrà nominato a settembre al posto di Marsiaj. Del Comitato di Presidenza fanno parte anche Alberto Lazzaro, presidente dei Giovani Industriali e Giovanni Fracasso, presidente del Comitato Piccola Industria.

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