LAVORO & OCCUPAZIONE

Mahle finisce bene, salvi 300 posti

Esito positivo dell'annosa vertenza: gli stabilimenti di Saluzzo e La Loggia vengono ceduti a Imr Group, azienda lombarda nel settore della gommaplastica che ha già un impianto a Mondovì

È stato siglato questa sera l’accordo quadro per la cessione degli impianti di Saluzzo e La Loggia fra Mahle e Imr Group. L’annuncio è stato dato nel corso di un incontro in assessorato regionale al Lavoro, a Torino, al quale erano presenti i rappresentanti delle due aziende, i delegati sindacali, i funzionari regionali, quelli del Mise e Confindustria Cuneo. Imr, che ha sede a Carate Brianza, in Lombardia, è attiva nel 2009 nel settore della gommaplastica. Tra i clienti annovera Fca, Volvo, Maserati, Ferrari, Bentley, Psa e Lamborghini. In Piemonte è già presente con uno stabilimento a Mondovì (Cuneo). Ha un fatturato di 330 milioni di euro e ha circa 2200 dipendenti. Ad oggi i dipendenti Mahle sono 349 (a ottobre 2019 erano 453) di cui 25 resteranno in carico all’azienda tedesca e si occuperanno di marketing nel mercato italiano. Per altre 50 persone è previsto il ricorso alla mobilità volontaria. Per la reindustrializzazione – informa una nota della Regione – Imr chiederà una Cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione di 24 mesi in cui, parallelamente alla reindustrializzazione, verrà effettuata un’opera di formazione del personale che dovrà apprendere le nuove mansioni. L’obiettivo dichiarato è quello, sempre nei due anni, di occupare circa 272 unità.

Soddisfazione delle istituzioni e della politica piemontesi. “Fin dal primo giorno ho seguito il caso della Mahle con costanza, concretezza e senza mai alzare i toni perché sapevamo di avere buone possibilità di risolvere la situazione – commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –. Sono felice per questa notizia che dà nuovamente fiducia per il loro futuro a centinaia di lavoratori”. Di un risultato “grandissimo per i lavoratori, le lavoratrici e tutto il management della Mahle, che hanno lottato duramente e non si sono mai arresi alla chiusura delle fabbriche” parla Chiara Gribaudo, deputata cuneese del Pd che ringrazia anche la famiglia Gamberini alla guida di Imr “per questa possibilità”. 

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