FASE 3

Per Cirio l'emergenza è finita: "Adesso guardiamo avanti"

Il governatore del Piemonte ricuce coi sindacati dopo le tensioni del lockdown: "Corpi intermedi importantissimi". E per il futuro assicura: "Dobbiamo uscire dall'ottica dell'urgenza e iniziare a programmare"

“In questi mesi abbiamo visto una carenza strutturale del sistema socio-sanitario piemontese e abbiamo il dovere di rimediare”. Ad affermarlo è il presidente della Regione Alberto Cirio, in occasione della firma del protocollo con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil sui temi della sanità e del comparto sociosanitario assistenziale. L’accordo prevede di lavorare prioritariamente sull’organizzazione della rete ospedaliera regionale per ammodernarla e renderla più efficiente. La “cura” del sistema sanitario piemontese passa anche dal rafforzamento della rete territoriale dei servizi, il ruolo del distretto della salute e delle case della salute. “I corpi intermedi sono importantissimi e noi vogliamo riconoscerlo. Adesso dobbiamo uscire dall'ottica dell'urgenza e iniziare a programmare” ha aggiunto Cirio. Il protocollo lavorerà inoltre sulla domiciliarità, “anche attraverso il sostegno economico alle famiglie”, la revisione del modello di residenze per anziani e il sistema di psichiatria.

Il primo passo dell'accordo consiste nell'istituzione di un tavolo permanente con i firmatari dell'accordo. “Auspico che questo tavolo porti alla risoluzione fattiva dei problemi – commenta l’assessore regionale a Welfare Chiara Caucino –. Serve condividere idee e progetti”. Allo stesso modo, anche l'assessore alla Sanità Luigi Icardi invita alla collaborazione: “Lavoreremo su temi importantissimi. La sanità fa 80% del bilancio, ma dobbiamo essere orgogliosi della rete piemontese che non ha fatto mancare un posto letto a nessuno durante il Covid”.

“Adesso in sanità è arrivato il momento di programmare – prosegue Cirio – uscire dall’urgenza quotidiana e costruire la medicina territoriale”. “Il 7 luglio – ribadisce il governatore – c’è stato un incontro ufficiale con i sindacati nel quale abbiamo condiviso un protocollo, arrivato dopo un ampio confronto, nel segno del reciproco riconoscimento dei ruoli. Nel protocollo condividiamo la necessità di superare le carenze strutturali emerse durante pandemia. Lavoreremo dunque insieme nel definire la nuova rete ospedaliera regionale, l’efficientamento dei servizi, il ruolo della domiciliarità, la revisione delle residenze per i non autosufficienti e la psichiatria”.

print_icon