OPERE & OMISSIONI

Asti-Cuneo, via ai lavori (sulla carta)

È stato consegnato questa mattina alla ditta costruttrice, il cantiere del lotto che va da Alba a Verduno dell’autostrada incompiuta. Una buona notizia, ma per vedere in azione le ruspe si dovrà attendere ancora un po’. Prudenza e antenne dritte quindi

L’annuncio è positivo, ma gli squilli di tromba che subito lo hanno accompagnato sono un po’ stonati. Questa mattina c’è stata la formale consegna del cantiere del lotto 2.6b dell’Asti-Cuneo alla ditta costruttrice. Un fatto importante, certamente, come prontamente ha sottolineato il presidente della Regione Alberto Cirio, ricordando che il completamento dell’opera è atteso ormai da trent’anni e che se questa procedura avesse ulteriormente rallentato si sarebbe rischiato di veder scadere le autorizzazione per l’avvio dei lavori preliminari.

Fin qui la notizia, buona per carità. Il resto è un dejà vu che si spera non abbia lo stesso esito dei precedenti. Basta ricorda le entusiastiche di dichiarazioni che esattamente un anno fa di fronte all’annuncio dell’imminente apertura dei cantieri da parte dell’allora ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, con Cirio che auspicava fiducioso l’avvio dei lavori entro l’estate. Era la metà di luglio, dell’anno scorso.

“Ora il cantiere può davvero partire”, dice adesso Cirio. E, giusto per non restare indietro, dando fiato pure ai tromboni la Lega (insieme ai Cinquestelle nel Governo dov’era ministro Toninelli) esalta “l'altra velocità di una giunta a trazione leghista". Per gli esponenti del partito di Matteo Salvini “la notizia attesa da troppo tempo è frutto dell'accelerazione che un'opera tanto importante meritava”. Di “un’ottima notizia che attendavamo dall'ultimo incontro in quel di Grinzane Cavour" parla il sindaco di Asti, Maurizio Rasero: "Come detto più volte, tale opera sarà per noi strategica solo nel momento in cui prevederà opere di completamento come il collegamento sud ovest, di cui il nostro territorio non può più fare a meno". Gli fa eco il suo collega di Cuneo, Federico Borgna che parla di “vittoria del territorio e risultato ottenuto grazie all’impegno di tutti”.

A riportare tutti con i piedi per terra e, pur salutando il provvedimento come un passo importante, è l’ex sindaco di Alba, attuale consigliere regionale del Pd Maurizio Marello: "Una buona notizia, ma la strada è ancora lunga. Per questo la accolgo, senza però esultare, come ho visto fare dai miei colleghi della Lega”. Marello ricorda che “questi atti sono legati al recente cambio di passo del Governo, che ha portato il Cipe ad approvare il nuovo piano finanziario”, riconosce “l’impegno del premier Giuseppe Conte e della ministra Paola De Micheli”, ma ribadisce: “La strada è ancora lunga e anche le incognite e le difficoltà legate soprattutto alla parte del lotto da Verduno a Cherasco, che deve essere ancora completamente riprogettata e approvata. Rimane poi – aggiunge il consigliere del Pd - tutta la partita delle opere complementari, strategiche per il territorio, ancora da finanziare".

Nella stessa nota che accompagna l’annuncio della consegna del cantiere si spiega, infatti, come sono in procinto di partire le operazioni per l'avvio dei lavori preliminari, ovvero la preparazione delle aree con i tracciamenti topografici e la materializzazione degli ingombri dell'infrastruttura, l'asportazione del soprasuolo e la realizzazione delle recinzioni delle aree di cantiere e la bonifica da eventuali ordigni bellici e il pagamento degli espropri. Chi già un anno fa annunciava la ruspe entro quell’estate, non le vedrà neppure in questa. Puntuali solo gli squilli di tromba, cui un po’ di scaramanzia e concreti precedenti avrebbero consigliato la sordina. 

print_icon