Carceri: radicali, alle Vallette ancora sovraffollamento

"Abbiamo chiesto da mesi sul carcere di Torino di fare luce sulla mala-gestione in fase di emergenza e oggi, malgrado le inchieste in atto, si stanno di nuovo creando le condizioni per nuove violazioni e nuove violenze con un sovraffollamento insopportabile". E' quanto dichiarano Igor Boni e Patrizia De Grazia, esponenti radicali, in merito alla situazione della struttura delle Vallette. "Al 31 luglio - osservano - erano presenti 1369 detenuti di cui poco più di 100 donne a fronte di una capienza regolamentate di 1058. I benefici della riduzione parziale attuata in periodo di emergenza Covid che avevano fatto scendere i numeri a 1270 sono annullati. Gli stranieri sono 663 e non ci sono mediatori culturali. I numeri sono in costante aumento". Boni e De Grazia invitano "la politica ad adottare il carcere di Torino e tutte le strutture regionali". "Ogni 15 giorni a turno - è la proposta - i consiglieri regionali utilizzino il loro potere ispettivo e si rechino nelle carceri. Si può fare un accordo tra tutte le forze politiche per dare voce e luce a quel che accade dietro le sbarre. Da mesi chiediamo consigli regionali e comunali straordinari aperti sul dramma delle carceri. Strutture che dovrebbero garantire distanziamento, sanificazione e utilizzo di mascherine e che oltre a non fare nulla di tutto questo costringono persone ammassate in violazione delle leggi e dei diritti umani".

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