Scritte razziste a Ivrea, sdegno e condanna della città

Sdegno e condanna: le scritte razziste comparse negli ultimi giorni in diversi angoli di Ivrea non hanno lasciato indifferente la città. Specie quelle rivolte a una donna di colore, vergate sulla palazzina dove la quarantenne, tra l'altro nata in Italia, abita da diversi anni. "Alcuni episodi sull'area del Patrimonio Mondiale Unesco aggravano i problemi di manutenzione - dice il vicesindaco eporediese Elisabetta Piccoli - scritte vergognose che contribuiscono ad acuire le divisioni e l'odio mentre oggi la città dovrebbe unirsi". Dello stesso avviso l'assessore alle politiche sociali, Giorgia Povolo, esponente della Lega: "Come donna sono vicina alla nostra concittadina vittima di un'insensata violenza e le esprimo tutta la mia solidarietà. La diversità non può e non dev'essere dettata dal colore della pelle". Il segretario del Pd, Luca Spitale, aggiunge: "Derubricare a ragazzate questi atti e minimizzare sull'accaduto sono errori che non possiamo commettere. Non possono neppure essere considerati casi isolati viste le scritte inneggianti Hitler comparse pochi giorni fa in via Dora Baltea. Chiediamo con forza maggior controllo sul territorio". La polizia di Ivrea ha avviato una serie di accertamenti per identificare gli autori delle scritte.

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