DIRITTI & ROVESCI

Ru486, Marrone tira dritto:
"la Lega ingoierà la pillola"

Nessun passo indietro da parte dell'assessore di Fratelli d'Italia sulla somministrazione del farmaco abortivo in ospedale. "In giunta c'è estrema serenità". Ieri l'altoltà del capogruppo del Carroccio Preioni. E l'Ordine dei medici scrive a Cirio: "Non modificate le norme"

“Non vedo chiusura da parte della giunta Cirio. Ci sarà un incontro ulteriore di approfondimento la prossima settimana per discutere gli aspetti tecnici”. L’assessore di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone tira dritto dopo le polemiche relative alla somministrazione della pillola abortiva Ru486, di cui vorrebbe limitare la somministrazione alle donne in day hospital. In merito alla richiesta dell’alleato di maggioranza Alberto Preioni, presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte, che chiede un confronto interno alla maggioranza sul tema, Marrone all’agenzia Dire spiega: “L’incontro era già stato fissato prima del comunicato della Lega. Ho visto l’assessore Luigi Icardi questa mattina e me lo ha confermato”.

Per il momento ogni decisione sembra essere rimandata al post voto, ma Marrone appare ottimista. “In giunta c’è estrema serenità e serietà di lavoro – racconta –. Sento anche il sostegno della Lega. Fin dall’inizio è stato chiaro che io non avessi scritto alcuna delibera, ho solo sollevato dei nodi critici. Come capita sempre durante le interlocuzioni, stiamo valutando insieme. Io non mi presto a polemiche inutili. Con la Lega siamo alleati e il lavoro procede in modo serio. Non voglio aprire fratture interne. Preferisco continuare a lavorare”.

Prende posizione, in netto contrasto con le intenzioni di Marrone, l’Ordine dei medici di Torino. “L’assunzione delle prostaglandine senza necessità di ricovero in ospedale è da tempo permessa in molti paesi d’Europa, oltre che negli Usa – scrive il presidente Guido Giustetto, in una lettera inviata al governatore del Piemonte Alberto Cirio –. La scelta di permettere l’aborto farmacologico fino a 63 giorni in regime di Day Hospital, oppure in strutture del territorio, opportunamente attrezzate e con una rete organizzativa che ne garantisca l’effettiva attuazione, si adegua a pratiche sicure, sperimentate a livello internazionale”. Da qui l’appello: “Confido, illustre Presidente, che le evidenze scientifiche sopra rappresentate rafforzino il Suo convincimento a non modificare quanto indicato dalle recenti linee di indirizzo ministeriali e approvato dalle Società scientifiche nazionali e internazionali”.

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