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Iren investe 800 milioni su Torino

Presentato il piano industriale della multiutility che punta su sostenibilità e multicircle economy. Obiettivo: utile netto nel 2025 di 350 milioni. Crescita media del dividendo dell'8% annuo

Nei prossimi cinque anni Iren investirà 3,7 miliardi e una parte consistente di questi quattrini pioverà su Torino e sulla sua area metropolitana: 842 milioni. L’obiettivo è di creare una marginalità di 1,16 miliardi, in incremento di 240 milioni rispetto al 2019.

In particolare sul capoluogo piemontese e il suo hinterland verranno investiti 320 milioni per l’estensione della rete di teleriscaldamento nella periferia Nord e nell’area a Nord-Est; altri 200 milioni saranno destinati all’energia elettrica. Ulteriori 25 milioni destinati all’ammodernamento di un impianto aereotermo nella centrale di cogenerazione di Moncalieri, che permetterà di garantire un raffreddamento della centrale alternativo rispetto all’utilizzo dell’acqua la cui disponibilità è condizionata dagli andamenti stagionali, che sarà terminato entro il 2024, e infine 70 milioni allo smaltimento di rifiuti dove, nell’ottica della continua crescita del Gruppo nell’economia circolare, è prevista la costruzione di un impianto di selezione e separazione della plastica a Borgaro.

La strategia del gruppo punta a crescere a livello nazionale, rafforzando la propria resilienza e diventando operatore leader nella sostenibilità attraverso lo sviluppo della “multicircle economy”, confermando il forte radicamento nei territori storici di riferimento, qual è appunto il Piemonte, assieme a Liguria ed Emilia.

“Il Piano Industriale al 2025 testimonia la volontà di proseguire nel percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni, più che raddoppiando gli investimenti rispetto al Piano presentato nel 2015” afferma il presidente Renato Boero. Forte della leadership acquisita nelle aree storiche, Iren, secondo le parole dell’amministratore delegato Massimiliano Bianco è “pronto ad ampliare i suoi orizzonti verso nuovi territori, non solo attraverso un’espansione commerciale, ma anche esportando le eccellenze raggiunte in ambito rifiuti ed efficienza energetica”.

Dei 3,7 miliardi di investimenti previsti al 2025, il 40% (1,6 miliardi) è orientato ai settori regolati al fine di potenziare, ammodernare, digitalizzare i servizi a rete, con particolare focus sugli impianti di depurazione in area ligure, e di migliorare la qualità del servizio della raccolta rifiuti urbani. Un altro 40% è composto da investimenti di sviluppo destinati a favorire la crescita dimensionale del Gruppo e riguardano prevalentemente il settore ambientale tramite lo sviluppo di impianti di selezione e trattamento, l’estensione delle reti di teleriscaldamento, la nuova linea a ciclo combinato della centrale termoelettrica di Turbigo e i progetti di smart solution e digitalizzazione. Il restante 20%, pari a circa 650 milioni di euro, è destinato a investimenti di mantenimento.

Con riferimento all’innovazione il Presidente Boero sottolinea “la grande importanza, con 300 milioni di euro di investimenti previsti, che riveste il costante processo di digitalizzazione portato avanti dal Gruppo che ci ha consentito di affrontare brillantemente le difficoltà derivanti dall’emergenza sanitaria in corso e che permetterà di rendere sempre più efficiente l’intera organizzazione fornendo ai cittadini servizi a elevato valore aggiunto grazie ai quali prevediamo una crescita a 2,4 milioni di clienti”.

Il Gruppo Iren prevede una crescita media del dividendo pari a circa l’8% annuo, con un utile netto al 2025 di 350 milioni, in crescita di 113 milioni rispetto al 2019.

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