CALAMITA'

Danni per un miliardo

Cirio ha consegnato al ministro dell'Interno Lamorgese l'elenco dei danni dell'alluvione che ha colpito il Piemonte e le opere che serviranno per riparli e mettere in sicurezza il territorio. Da Cuneo a Novara, tutti gli interventi necessari

I danni del maltempo che ha colpito il Piemonte nel fine settimana si aggirano sul miliardo di euro. A dirlo è il presidente della Regione, Alberto Cirio.  “Ho appena consegnato al ministro degli Interni Lamorgese una prima rendicontazione dei danni e l’elenco degli interventi di somma urgenza necessari al ripristino in sicurezza del nostro territorio”. “Le cifre non sono ancora definitive – precisa ancora Cirio – ma sommando i danni alle opere pubbliche a quelli subiti dai privati, famiglie e aziende parliamo di una cifra che si aggira intorno a un miliardo di euro. Ringrazio il ministro per l'attenzione. Il Piemonte ha sempre pagato tanto e ricevuto poco. Ma ora è necessario che il Governo faccia la sua parte”.

Sono oltre 360 gli interventi urgenti presentati da Cirio al ministro Lamorgese. La prima quantificazione dei danni alle infrastrutture e alle opere pubbliche ammonta a oltre 150 milioni, ma la cifra è destinata ad aumentare in maniera consistente dal momento che in circa metà dei Comuni è ancora in corso la valutazione delle conseguenze delle piogge straordinarie del weekend. Sommando i danni alle opere pubbliche a quelli subiti dai privati, famiglie e aziende (industria, commercio, artigianato, agricoltura) la cifra complessiva si aggira intorno a un miliardo di euro.

Campi allagati, riso piegato e inutilizzabile, macchinari sommersi, allevatori ancora isolati con mandrie bloccate in alpeggio. In tutto 2.850 ettari di terreni allagati. Una mancata produzione di oltre 8,6 milioni di euro. E nel conto mancano ancora le spese per l’asporto dei detriti, la bonifica dei terreni e il ripristino della fertilità del suolo. Danni anche alla viabilità interpoderale, alle opere irrigue, ai magazzini e alle serre. Ecco il bilancio dei danni causati dall'alluvione del 2-3 ottobre nelle aziende agricole maggiormente colpite secondo una rilevazione di Confagricoltura Piemonte. Per questo il presidente dell’associazione, Enrico Allasia, ha scritto all'assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa: “È indispensabile il sostegno del governo nazionale per far fronte a questa difficilissima emergenza”. Tutte le province, secondo Confagricoltura, hanno patito la furia del maltempo, con una maggiore concentrazione e nelle aree risicole tra il Casalese in provincia di Alessandria, Vercelli e il Basso Novarese.

Il Cuneese, dove i paesi di Garessio e Limone Piemonte sono stati devastati dalla piena e le stazioni sciistiche distrutte, segnala almeno 50 interventi urgenti per un parziale di circa 64 milioni di euro, a cui andranno aggiunti sei interventi non ancora quantificati. Ingenti e profondi i danni nel Vercellese, a cui si aggiunge anche il duro bilancio di una vittima: qui sono 88 gli interventi richiesti con una prima stima di circa 15,4 milioni per 31 opere urgenti, in attesa delle 57 ancora da determinare economicamente. Il Biellese, con importanti danni soprattutto nell’Alta Val Cervo, segnala la necessità di 73 interventi per un totale parziale di oltre 7 milioni, mancando all’appello le stime per una trentina di interventi.

Il Novarese, dove è crollato il ponte che collega Romagnano Sesia e Gattinara, ha completato la prima stima dei danni evidenziando 48 interventi per oltre 36 milioni, a cui si aggiungono i lavori di somma urgenza per il ripristino dei dissesti lungo il fiume Sesia a Sannazzaro (No) e a Villata (Vc) per circa 2,5 milioni. Nel Vco gli straripamenti del fiume Toce e le forti piogge hanno provocato danni che richiederanno 73 interventi, di cui al momento ne sono stati quantificati una trentina per circa 20,6 milioni di euro. Sono, infine, 27 gli interventi richiesti per il Torinese per un totale di 4,6 milioni di euro, concentrati soprattutto nel Canavese.

“Stamattina a Roma - sottolinea il presidente Cirio - ho consegnato al ministro dell’Interno Lamorgese una prima rendicontazione dei danni e l’elenco degli interventi di somma urgenza necessari al ripristino in sicurezza del nostro territorio. Le cifre non sono ancora definitive, ma sommando i danni pubblici e privati parliamo di circa un miliardo di euro. Ringrazio il ministro per l’attenzione. Il Piemonte ha sempre pagato tanto e ricevuto poco. Ma ora è necessario che il Governo faccia la sua parte”. “Di concerto con il Dipartimento nazionale della Protezione civile - aggiunge il presidente Cirio - abbiamo deciso di chiedere l’accesso al Fondo di solidarietà dell’Unione europea insieme a Liguria e Francia in modo da avere più possibilità di un riscontro positivo”.

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