EMERGENZA SANITARIA

"Torino non può permettersi un nuovo lockdown"

Appendino mette in guardia sui rischi di una nuova chiusura della città. A partire dalle scuole: "Abbiamo bisogno di socialità". Poi tira in ballo la Regione che deve "tracciare, isolare, tamponare per permettere di contenere il contagio"

“Il mio auspicio è che non ci sia un altro lockdown, perché sarebbe di difficile gestione, non solo per il tessuto economico ma per la nostra città. Pensiamo alle scuole, ad esempio, abbiamo bisogno di quella socialità”. A dirlo, a margine della presentazione della campagna per l’uso corretto di bici e monopattini, la sindaca di Torino Chiara Appendino. “Penso che come è stato già fatto nei mesi scorsi – sottolinea la prima cittadina – bisognerà affrontare con grande senso di responsabilità quella che è un’emergenza da cui non siamo, in realtà, mai usciti. Credo che oggi immaginare un lockdown sia molto complicato – aggiunge – e penso che dobbiamo ragionare sul lavoro che è stato fatto. Ad esempio, sulla scuola, con la gestione dei primi contagi, attraverso una capacità di tracciare, attraverso tamponi veloci (che, ricordo, sono in capo alla Regione) che gli scorsi mesi non era così strutturata”. Secondo la prima cittadina “la capacità del sistema regionale dovrà quindi essere quella di tracciare, isolare, tamponare per permettere di contenere il contagio”.

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