PALAZZO LASCARIS

Regione, opposizioni sulle barricate

Una pioggia di emendamenti per contrastare le decisioni di giunta e maggioranza sull'assestamento di bilancio. Commissione convocata a tambur battente prima dell'approdo in Aula. Dal diritto allo studio all'usura, i punti fermi delle minoranze

La guerriglia si manifesta sottoforma di 255 emendamenti, a mezza via tra richieste di merito e puro ostruzionismo. Sull’assestamento di bilancio torna a inasprirsi il rapporto tra maggioranza e opposizioni nell’aula virtuale di Palazzo Lascaris. La discussione arranca in Commissione Bilancio, per arginare il muro eretto da centrosinistra e Movimento 5 stelle il presidente Carlo Riva Vercellotti l’ha convocata mattino e pomeriggio, dal mercoledì al venerdì, per questa e per la prossima settimana. In due giorni di lavoro gli emendamenti discussi sono stati 33, la strada rischia di essere ancora lunga e di tenere l’aula inchiodata a un provvedimento fino a fine mese e forse anche oltre.

A settembre la Regione aveva minori entrate legate all’emergenza Covid per 169 milioni, dal Governo ne sono arrivati già 139 ma l’anno non è ancora finito e la seconda ondata potrebbe ampliare il rosso. Per questo in via precauzionale l’assessore Andrea Tronzano sta ragionando su una copertura precauzionale tra i 200 e i 250 milioni.

Sul fronte opposto, quello delle minoranze, ognuno pianta la propria bandierina: il capogruppo di Luv Marco Grimaldi chiede garanzie sulle borse di studio e sulla tenuta dell’Edisu, ente tra quelli messi più sotto pressione dall’epidemia. Il gruppo pentastellato vuole un segnale sull’usura: la Regione, infatti, ha istituito tramite apposita legge un fondo con cui indennizza le vittime ma dei 300mila euro stanziati non ne è stato speso neanche uno giacché ancora non è stata attivata la convenzione con il Tribunale prevista dalla norma. Inoltre, un emendamento di Giorgio Bertola, prevede l’incremento di quel fondo con un’aggiunta di mezzo milione di euro per arginare un fenomeno che con la crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria s’è ulteriormente aggravato. “In questo assestamento chiediamo maggiore attenzione per una serie di realtà finora dimenticate” spiega il capogruppo Sean Sacco che ha ancora il dente avvelenato per la melina cui la Lega sta sottoponendo la mozione di sfiducia che i grillini hanno presentato contro l’assessore alla Sanità Luigi Icardi.

Il custode delle casse regionali per ora nega ogni confronto con le minoranze, trincerandosi dietro un bilancio “tecnico” su cui la politica non può intervenire. Giustificazioni non sufficienti per chetare le opposizioni che ora si preparano al muro contro muro secondo un copione già andato in scena a giugno durante la discussione del collegato alla finanziaria, quando gli emendamenti ostruzionistici raggiunsero la cifra record di duemila e ad Alberto Cirio toccò mediare per evitare che il Vietnam si protraesse per settimane. 

“Ci sono questioni sulle quali giunta e maggioranza non possono pensare di andare avanti senza un confronto – attacca Daniele Valle (Pd), relatore di minoranza del testo –. Dal Recovery Fund all’alluvione, noi continuiamo a leggere i progetti di Cirio sui giornali e non funziona così”. Una linea sostenuta anche dal capogruppo dem Raffaele Gallo: “Non possono mandare al ministero un piano di spesa sui fondi europei senza neanche un’informativa in aula. Se l’unico modo per farci sentire è l’ostruzionismo andremo avanti su questa strada”.

print_icon