Manital: avviata azione legale per recupero 3,8 mln

I commissari di Manitalidea, società di Ivrea (Torino) in amministrazione straordinaria, Antonio Casilli, Francesco Schiavone Panni ed Antonio Zecca, che stanno gestendo l'azienda da agosto, hanno avviato un'azione legale nei confronti di Graziano Cimadom, ex amministratore della società, per il recupero di 3,8 milioni di euro. "Tra le varie attività in corso vi è anche quella inerente la verifica della sussistenza dei presupposti per l'avvio delle azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori e degli organi sociali responsabili della gestione di Manital dal 2015 al 2019", fanno sapere i commissari. Manitalidea è recentemente finita al centro delle cronache per l'operazione della guardia di finanza di Torino che ha sequestrato beni per 29 milioni di euro agli ex amministratori della società. L'azienda è al momento gestita da tre commissari nominati dal Mise dopo la dichiarazione di insolvenza del tribunale di Torino. "L'azione intrapresa dalla procura di Ivrea rappresenta un fatto che non può che essere giudicato positivamente dal collegio commissariale - spiegano i commissari - nei prossimi giorni verrà preso contatto con il procuratore della Repubblica di Ivrea per mettere a disposizione della magistratura gli elementi finora raccolti e per stabilire un confronto nell'interesse esclusivo dell'azienda e dei creditori, con attenzione particolare ai dipendenti che continuano a garantire la continuità delle commesse". Erano circa cinquemila i dipendenti di Manitalidea in tutta Italia. L'azienda, nata a Ivrea nel campo delle consulenze gestionali e servizi, da febbraio è gestita da tre commissari nominati dal Mise dopo che il tribunale di Torino ha dichiarato lo stato di insolvenza. I commissari sono impegnati nel mantenimento dei contratti ancora attivi con molte pubbliche amministrazioni, condizione indispensabile per poter garantire la continuità aziendale e i posti di lavoro. "Obiettivo della gestione commissariale è quello di recuperare tutte le risorse possibili per garantire il pagamento di quanto dovuto ai lavoratori e allo Stato - spiegano i commissari - a tal fine risulterà anche fondamentale il recupero delle gare da cui Consip ha escluso la società per fattispecie antecedenti alla gestione commissariale".

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