O' zappatore

Dicono che… con la sua ultima cantonata Marzio Liuni abbia messo seriamente in imbarazzo quella parte del partito, da Alberto Gusmeroli a Enrico Montani, proiettata a incidere di più negli equilibri piemontesi della Lega. I fatti sono noti. Il deputato novarese, di professione giardiniere e proprietario di due vivai, ha presentato un emendamento alla manovra di Bilancio per consentire di  detrarre le spese “per l’acquisto di fiori e piante”: insomma, un provvedimento ad aziendam (sua). Dopo la magra figura rimediata nell’incarico di commissario del Carroccio della Basilicata, finito tra accuse di sessismo, pregiudizi verso i meridionali e gestione disinvolta nella formazione delle liste, ora Liuni è diventato un problema anche per alcuni suoi autorevoli conterranei. Che pare abbiano investito della questione le alte sfere di via Bellerio.

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