Covid: Torino, aumentata del 5% la morosità in case popolari

Il Covid ha portato, nel periodo di maggiore emergenza, un aumento della morosità nelle case Atc del 5%, dal 30 al 35%, attestandosi ora al 31% fra morosità colpevole e incolpevole. Dato che andrà poi rivisto alla luce delle domande per il fondo sociale, che abbatterà la morosità complessiva 2020 di circa 3 milioni. Sono 159, ad oggi, le occupazioni, 68 in più da marzo. I dati sono emersi in una commissione consiliare sull'emergenza sfratti, al momento bloccati fino al 30 giugno dal decreto milleproroghe proprio a fronte della pandemia. Nel frattempo Atc ha comunque proseguito la sua attività di sollecito e attenzione rispetto alle morosità, con l'invio, nel 2020, di 1.295 diffide formali di pagamento, 742 solleciti di pagamento rispetto morosità pregresse e piani di rientro non onorati e 226 segnalazioni di morosità ai Comuni. "Abbiamo lavorato - spiega il presidente, Emilio Bolla - per rimettere a disposizione un numero consistente di alloggi sfitti e ne abbiamo consegnati 461 su tutta la città metropolitana, di cui 365 a Torino. Abbiamo inoltre avviato un lavoro che ci consentirà di utilizzare al meglio il Bonus 110% anche per ridurre i costi a carico degli inquilini" Oggi gli appartamenti sfitti e non assegnabili sono 1.999. La città ha liquidato 4mln e 150mila euro ad Atc, per manutenzioni ordinarie e straordinarie, e assegnato 9mln da fondi Cipe che saranno utilizzati sia sul patrimonio Atc sia su quello comunale.

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