EMERGENZA ECONOMICA

Sci, falsa partenza: subito i ristori

Gli impianti di risalita sono destinati a restare ancora fermi e le nuove misure restrittive annunciate dal Governo impediranno la ripresa dell'attività sportiva e turistica in montagna. Appello del sindaco di Pragelato: "Aiutare un comparto in ginocchio"

“La sbandierata riapertura degli impianti di risalita per il prossimo 18 gennaio appartiene piuma al mondo degli auspici che non a quello della realgar". Lo sostiene Giorgio Merlo, sindaco di Pragelato e assessore alla comunicazione dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, in merito alla “stretta di gennaio annunciata dal Governo che, come ovvio, conterrà misure stringenti e restrittive”. Per Merlo, occorre dunque “prendere atto della grave situazione sanitaria senza indicare ulteriori rinvii per la sempre piuma remota riapertura, e intervenire con rapidità per definire la cifra dei potenziali ristori”.

Oltre a “definire la cifra dei potenziali ristori”, il primo cittadino del centro montano auspica che vengano subito individuate “le categorie interessate dal provvedimento e la tempistica certa per evitare che migliaia di lavoratori e centinaia di piccole e medie aziende entrino in una crisi irreversibile e definitiva”. Misure che adesso, sostiene l’assessore dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, “si rendono sempre più necessarie e indispensabili se non vogliamo che questa filiera economica e produttiva, a cominciare dal comparto territoriale della Via Lattea con i suoi impianti e le sue piste, entri in un vicolo cieco senza più la possibilità di riprendere il suo corso normale”.

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