SPORT & POLITICA

Atp Finals, buen retiro di Appendino

Chiunque sia il nuovo sindaco di Torino, sarà lei a gestire l'evento che tanto ha voluto. Il gotha dello sport nazionale le rende onore al Grattacielo Sanpaolo. Cinque anni per consolidare la sua fitta rete di relazioni in attesa che passi la buriana giudiziaria

È forse il principale merito che universalmente viene riconosciuto a Chiara Appendino nei suoi quasi cinque anni a capo di Palazzo Civico: quello cioè, dopo aver perso il bis delle Olimpiadi invernali, di aver saputo portare a Torino un prestigioso evento sportivo internazionale. Si tratta delle Atp Finals, quelle che per il presidente della FederTennis Angelo Binaghi “sono il più grande torneo al mondo che uno possa pensare di organizzare. Possiamo dire che abbiamo scalato l’Everest”.

Si respira aria di euforia alla conferenza stampa di scena al Grattacielo di Intesa Sanpaolo a 304 giorni dalla prima delle cinque edizioni – dal 2021 al 2025 – che si svolgeranno nel capoluogo piemontese. Non solo Appendino sarà a capo del comitato promotore, indipendentemente da chi le succederà al piano nobile di Palazzo di Città, la sindaca sarà il punto di riferimento per l’organizzazione della grande kermesse, forte anche dell’incarico appena ottenuto nella Federazione Tennis dov’è stata eletta vicepresidente. Nessun nuovo sindaco si azzarderebbe a spodestarla.

Così l’esponente grillina, formalmente autosospesa dal partito per via dei suoi guai giudiziari, ha trovato il suo buen retiro in attesa che passi la buriana e, secondo alcuni, possa tornare ad assumere un ruolo politico in prima linea. In questi cinque anni avrà il tempo di tessere ulteriormente la sua già fitta rete di relazioni e consolidarsi in un sistema, quello del Coni, che le può garantire varie opportunità a livello nazionale e internazionale. Certo, molto dipenderà dal successo di una manifestazione su cui pochi nutrono dei dubbi: “Siamo fiduciosi che Torino, il Piemonte, l'Italia, faranno un grande lavoro” assicura Andrea Gaudenzi, ex tennista, oggi a capo dell’Atp, il massimo organismo del tennis mondiale.

Nel lussuoso grattacielo di Intesa Sanpaolo il gotha dello sport nazionale oggi è venuto a renderle omaggio. Per Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, potente braccio operativo di Palazzo H già partner della Fit per gli Internazionali di Roma, le Atp Finals saranno “il ritorno alla vita”. Binaghi ricorda come tutto è iniziato, su spinta decisa della sindaca di Torino: “Appendino ci ha detto di andare avanti, Giancarlo Giorgetti (allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, ndr) ci ha fatto capire che c’erano le risorse da parte del Governo. E in sei mesi abbiamo raggiunto questo evento battendo grandi città”. Per Binaghi all’evento sta lavorando “una grande squadra, che oltre al sold out nel palazzetto, che abbiamo praticamente raggiunto, porterà il nostro Paese all’attenzione del mondo”.

E Chiara? Lei gongola, sa che questa è la sua occasione e la determinazione non le manca: “La sfida che noi abbiamo e che sono sicura che vinceremo è che non sia un evento che si apre e che si chiude o che si concentri in un solo spazio. Ma sarà un evento che vedrà tutta la città coinvolta e che vedrà protagonisti tutti coloro che sono appassionati di sport”. Parla nella sua doppia veste di sindaca e numero due della Fit: “Per la città e la federazione è l’occasione per allestire un evento innovativo, da quando abbiamo vinto le Atp Finals il nome di Torino sta facendo il giro del mondo – ha ricordato –. Abbiamo il dovere di accogliere chi verrà per far conoscere la bellezza del nostro territorio e le sue realtà sportive. Dovremo essere in grado, e lo saremo, di organizzare un evento perfetto”.

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