LA SACRA RUOTA

Auto, a Torino il futuro è "premium"

L'alta gamma è il core business del capoluogo piemontese e le vendite nel mondo delle vetture elettriche lasciano ben sperare sulla 500 Bev. La scommessa di Stellantis. Provenzano (Fim): "È una sfida che la città può vincere, la politica faccia la sua parte"

Verrà sancito formalmente domani il matrimonio tra Fca e Psa che daranno vita insieme a Stellantis, il nuovo colosso mondiale dell’auto e “Torino può e deve giocare questa sfida con tutte le sue capacità progettuali e manifatturiere nonché portatrice di una tradizione storica nel saper fare auto che, ancor oggi, si respira dal Politecnico alla fabbrica”. A sottolinearlo, in una nota, il segretario generale della Fim di Torino, Davide Provenzano. “Il segmento premium è la chiave per il nostro territorio - sottolinea Provenzano – i francesi ne sono sprovvisti, a Mirafiori arriveranno la Gran Turismo e Gran Cabrio, Grugliasco continuerà la produzione di Quattroporte e Ghibli. Il brand Maserati verrà totalmente elettrificato e la nascita del Battery Hub a Mirafiori candida il sito a polo dell'elettrico per la parte Italiana. Serve un ulteriore modello, per esempio a marchio Jeep (City Suv?), per rafforzare il polo torinese”. A questo proposito “i 5 miliardi di risparmi che deriveranno dalla fusione dovranno essere investiti negli stabilimenti e le risorse disponibili del Recovery Fund dovranno sostenere l’automotive italiana quale settore trainante dell’economia. Questo è compito della politica '', prosegue Provenzano rilevando che “al sindacato tocca prioritariamente il tema occupazionale e ciò che ne potrebbe derivare da queste sinergie Dobbiamo affrontare il tema occupazionale con cautela, facendo conoscere le nostre notevoli capacità nel settore”.

La nuova 500 BEV è una scommessa ma a breve potrebbe rivelarsi vincente: se ne producono 296 al giorno e a guardare il trend delle immatricolazioni nel full elettrico (+105% nei primi 8 mesi del 2020) è possibile confidare in una crescita anche della piccolina di casa Fca.

Questi dati aiutano a capire il ritardo dell’industria italiana dell’auto sull’elettrico e sulle innovazioni legate alla transizione ecologica, dove Psa è molto avanti. Le auto del futuro non saranno solo elettriche ma vi sarà un’ampia possibilità di scelta, l’endotermico di nuova generazione, l’Ibrido Plug In e i massicci stanziamenti europei in favore dell’idrogeno supporteranno questa linea di riduzione delle emissioni, “il sistema Torino e la sua industria non devono perdere questa occasione” prosegue Provenzano. 

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