VERSO IL VOTO

Salvini e Damilano lunch su Torino

Nonostante le smentite, l'imprenditore e aspirante candidato sindaco riceve a casa sua il leader leghista. Subito dopo l'ex ministro si recherà in Tribunale per l'udienza in cui è imputato per vilipendio alla magistratura. Ma slitta la designazione ufficiale della coalizione

Smentito fino all’ultimo nella (vana) speranza di tenerlo segreto, il faccia a faccia tra Matteo Salvini e Paolo Damilano ci sarà. Un incontro riservatissimo, previsto subito dopo che il leader della Lega avrà raccolto le lamentele dei rappresentanti di albergatori, ristoratori e baristi convocati nella sede del gruppo regionale dall’assessora al Commercio Vittoria Poggio, e prima che l’ex ministro si rechi in Tribunale per l’udienza nel processo in cui è imputato per vilipendio alla magistratura.

Il colloquio, a più riprese negato, è previsto nell’abitazione di Damilano, lontano da occhi e orecchi indiscreti. Un riserbo comprensibile, quello dell’aspirante candidato sindaco di Torino che sta facendo di tutto per scrollarsi di dosso l’ingombrante cappello della Lega, rimarcando così la sua connotazione civica. Il tutto mentre resta in attesa dell’incoronazione ufficiale, in un primo tempo prevista per fine anno, poi slittata a gennnaio e, a quanto pare, ulteriormente posticipata a fine febbraio, complice la crisi di governo e le tensioni che questa sta producendo anche nel centrodestra. Non ultimo, a congelare le trattative sulle città tra i tre principali partiti della coalizione, anche l’ipotesi di uno spostamento delle urne di primavera in autunno, priospettiva che rende meno urgente la designazione ufficiale.

La conferma che nulla sia ancora deciso arriva dalle parole di Claudia Porchietto, deputata indicata da Forza Italia come possibile alternativa a Damilano per le amministrative torinesi: “Ad oggi dobbiamo ancora capire cosa farà Damilano, è un candidato civico ma i partiti sono sempre stati importanti in questa città. Nel momento in cui qualcuno ci chiederà se vogliamo sederci a un tavolo e lavorare tutti insieme lungi da me e dal mio partito giocare una battaglia per perdere, noi giochiamo per vincere” dice la parlamentare azzurra, interpellata su un eventuale ticket con l’imprenditore. “Dal momento in cui vedremo comunione d’intenti io sarò a disposizione. Anche il presidente Silvio Berlusconi ci ha chiesto di essere pronti e noi ci siamo”.

print_icon