CORSO REGINA

La Sanità regionale perde la testa, si dimette il direttore Aimar

Ufficialmente motivato dalla carenza di personale dell'assessorato, l'abbandono avrebbe anche altre ragioni: dai rapporti guastati nel tempo con Icardi alle mosse dietro le quinte di Cirio. Un caso diventato politico, con l'intervento del segretario della Lega Molinari

La sanità piemontese perde il suo direttore regionale. Fabio Aimar ha rassegnato le dimissioni, con una decisione che era nell’aria da qualche settimana e che, a quanto risulta, non è mutata proprio perché fino ad oggi nulla è cambiato per quanto riguarda la carenza di personale e di quadri dirigenti nell’assessorato di corso Regina Margherita. Questa è infatti la motivazione ufficiale che ha indotto l’alto dirigente a gettare la spugna, rassegnando le dimissioni, ma garantendo la sua presenza “per spirito di servizio e considerata la situazione attuale”, come spiega lo stesso Aimar allo Spiffero, fino al momento del passaggio delle consegne con il suo successore. A questo proposito nulla trapela su chi sarà chiamato e accetterà di ricoprire l’incarico affidato ad Aimar, dirigente dell’Asl cuneese, nel dicembre del 2019.

A volerlo fortemente all’epoca era stato lo stesso assessore Luigi Icardi che oggi spiega di “comprendere la decisione”, sgombrando il campo da incomprensioni con l’ormai ex direttore regionale e rimarcando le problematiche legate all’organico del quartier generale della Sanità piemontese. Una versione che però sembra contrastare con quanto raccontano numerose fonti su dissidi via via crescenti tra i due. Ancora questa mattina c’è stato un incontro con il direttore del personale Paolo Frascisco, ultima tappa di un percorso fatto di lettere e richieste indirizzate verso piazza Castello senza esito concreto. Nei giorni scorsi sulla vicenda era intervenuto anche il segratario regionale della Lega Riccardo Molinari e ci si augurava che la situazione fosse risolta, così come lasciato trapelare da ambienti vicino al governatore Alberto Cirio.

Ma è proprio guardando al piano nobile di piazza Castello che negli ambienti leghisti si sospetta di una regia poi non così occulta, un disegno teso a provocare, anche con le mancate risposte alle esigenze sul fronte del personale, tensioni in corso Regina. A supporto della tesi di una parte della Lega, partito di Icardi ma anche di Aimar, ci sarebbe l'annunciata intenzione dell'assessore di continuare a valersi del dirigente, sia pure con un altro ruolo. Per Aimar si profilerebbe infatti un incarico di vertice nella futura Azienda Zero, la super Asl che Icardi ha intenzione di costituire prima di maggio, mese in cui saranno rinnovati i direttori generali delle aziende sanitarie.