LOTTA AL COVID

Morto a Biella dopo AstraZeneca, "Nessun legame con il vaccino"

L'autopsia effettuata sul corpo di Sandro Tognatti non ha rilevato segni evidenti che correlino il decesso con la somministrazione del siero. Forse un problema cardiaco improvviso, ma per conoscere con precisione la causa della morte si attendono gli esami istologici

L’autopsia effettuata questa mattina non avrebbe evidenziato nessun legame tra la morte dell’insegnante biellese Sandro Tognatti e la somministrazione del vaccino AstraZeneca. L’uomo, 57 anni, residente a Cossato, è deceduto domenica, 14 ore dopo l’inoculazione della prima dose del siero anti-Covid. Dopo la sua morte l’Italia ha sospeso – assieme ad altri paesi europei, come Francia e Germania – il vaccino dell’azienda anglo-svedese in attesa di un pronunciamento dell’Ema, previsto per giovedì. L’autopsia era stata disposta domenica scorsa, dal procuratore capo Teresa Angela Camelio, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo e disposto il sequestro delle dosi rimaste del lotto sospetto, Abv5811.

L’esame è stato effettuato dal dottor Roberto Testi, medico legale e presidente del Comitato tecnico-scientifico dell'Unità di crisi della Regione Piemonte, in presenza di un consulente nominato dalla famiglia. Non sono emersi indizi che mettano in relazione il decesso con la somministrazione del vaccino. Non sono stati evidenziati trombi, come avvenuto in altri casi. Il cuore e gli altri organi si presentavano in un apparente stato di salute. Insomma, al momento non è stata individuata la causa della morte. Forse, un problema cardiaco improvviso. Ulteriori elementi potrebbero arrivare dagli esami istologici.

A Cossato si ricorda Sandro come un uomo nel pieno delle forze, mai ammalato. La sua famiglia è stata vaccinata, senza alcuna conseguenza. La moglie Simona Riussi, insegnante di musica alle scuole medie di Cossato, ha ricevuto il vaccino lo stesso giorno, sabato scorso. È stata vaccinata anche la figlia Ginevra, 23 anni, che dopo il diploma al Liceo Musicale di Novara sta proseguendo gli studi di musica e ha cominciato a muovere i primi passi nell’insegnamento alle scuole elementari. Anche i genitori del’uomo, il papà Sergio, 85 anni e la mamma Lina, 81, hanno ricevuto il vaccino e stanno bene. In queste ore tutti i colleghi del musicista scomparso e della moglie hanno espresso cordoglio. Roberto Politi, direttore del conservatorio di Novara, dove Tognatti insegnava clarinetto, lo ha ricordato come fosse adorato dai suoi studenti, ai quali si dedicava con grande passione e attenzione.

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