ECONOMIA DOMESTICA

Embraco, lavoratori allo stremo: "Basta con le prese in giro"

In piazza a un mese esatto dalla scadenza della procedura che vedrà il licenziamento di tutti i 400 dipendenti dello stabilimento di Riva di Chieri. Appello al nuovo ministro Giorgetti: "Convochi subito il tavolo Italcomp". Nuova manifestazione il prossimo 7 aprile

I lavoratori della ex Embraco hanno manifestato con bandiere e striscioni, a Torino davanti alla Prefettura, in piazza Castello, a un mese esatto dalla scadenza della procedura che vedrà il licenziamento di tutti i 400 dipendenti dello stabilimento di Riva di Chieri. Una delegazione è stata ricevuta dal viceprefetto. Il presidio è stato organizzato in concomitanza con l’incontro a Roma tra i sindacati nazionali e il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Obiettivo della manifestazione – spiegano i sindacati – è ribadire al Governo Draghi la richiesta di un intervento rapido nella vicenda Italcomp, con la creazione della newco nei tempi più rapidi possibili per mettere in sicurezza i lavoratori ex Embraco di Torino e quelli Acc di Belluno. 

Fim, Fiom, Uilm e Uglm hanno annunciato una nuova manifestazione in piazza Castello, a Torino, per il 7 aprile. “Se il Governo non ci riceverà occuperemo la prefettura, questa situazione va avanti da troppo tempo e non ce la facciamo più” minacciano i lavoratori.

“Il sindacato, insieme ai lavoratori, non smetterà di manifestare finché non saranno salvaguardati i 400 addetti ex Embraco e le loro famiglie. Inoltre il fondo escrow deve essere messo a disposizione dei lavoratori da parte di Whirlpool, soggetto corresponsabile sociale di questo scempio. Il Governo deve una risposta ai lavoratori che sono sempre stati ineccepibili sul fronte dell’ordine pubblico e non si meritano dopo 3 anni e mezzo di lotte di essere presi in giro” afferma Vito Benevento, segretario organizzativo Uilm Torino. “È urgente la convocazione del tavolo Italcomp. Vogliamo subito la data. Questo abbiamo richiesto al Prefetto di Torino. Il piano industriale è credibile, è fattibile, serve la volontà politica e il ministro Giorgetti non può continuare a ignorare i 700 lavoratori di Embraco a Torino e Acc a Belluno. I lavoratori sono allo stremo, la situazione è esplosiva” aggiunge Ugo Bolognesi, responsabile ex Embraco per la Fiom Torino. “Siamo sull’orlo del disastro sociale – aggiunge Arcangelo Montemarano, responsabile della Fim di Torino – non è tollerabile che il Mise non convochi ancora un incontro per dire cosa vuole fare in merito a questa vicenda. Le istituzioni non possono permettersi di prendere in giro i lavoratori ormai allo stremo. Considerato che non è stato convocato nessun tavolo per nessuna crisi in essere sul territorio italiano, ci chiediamo cosa facciano tutto il giorno nei loro uffici”. Per Ciro Marino, segretario Uglm Torino “è ora di dire basta, non c’è più tempo, precludere un’opportunità che vede realizzare un asset produttivo strategico per la produzione di motori per il bianco è da pazzi. Basta chiacchiere”.

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