LA SACRA RUOTA

"L'auto riparta da Torino, basta silenzi su Stellantis"

Appendino scrive al premier Draghi e al ministro Giorgetti: lo Stato italiano batta un colpo. Parte delle risorse del Recovery Plan vengano utilizzate per sostenere e rilanciare la filiera dell'automotive. Preoccupa il pressing della Francia sul nuovo gruppo - DOCUMENTO

“Torino merita di essere tutelata sia dal punto di vista dell’occupazione sia dal punto di vista del suo innegabile ruolo di punto di riferimento mondiale del settore dell’auto”. In una lettera indirizzata al premier Mario Draghi e al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, Chiara Appendino chiede maggiore attenzione per la sua città.

“Torino è il luogo naturale da cui deve ripartire il rilancio della filiera automobilistica italiana. Vi chiedo pertanto di prevedere l’utilizzo di parte delle risorse previste dal Recovery Plan proprio per permettere alla mia città di continuare il suo percorso”. “Nei giorni scorsi – scrive Appendino – in un’intervista parallela a Le Figaro, il ministro dell’Economia Bruno Le Meire e l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, hanno ribadito la volontà di mantenere e sviluppare il ruolo della Francia come “nazione dell’auto”, garantendo occupazione e impegnandosi nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione dell’auto elettrica”.

“A tal fine – prosegue – hanno indicato diverse strade: la promozione da parte dello Stato dell’uso della mobilità sostenibile (a cominciare dalla rete nazionale per le ricariche) e la ricerca e la realizzazione di una produzione autonoma di batterie con un polo europeo incentrato sui precedenti accordi tra Francia e Germania, il coinvolgimento di Renault e un’intesa strategica con Total”.

“Per quanto riguarda l’Italia e la città che ho l’onore di rappresentare per il momento solo silenzio”. “Torino – sottolinea Appendino – in questi anni ha dimostrato la volontà di continuare a essere protagonista proprio sui temi evidenziati. Ne sono tangibile testimonianza i progetti nati e sviluppatisi nel territorio negli ultimi anni, dal Competence Center all’Intelligenza Artificiale, dalla Casa delle Tecnologie Emergenti alla grande attenzione per la mobilità elettrica e per la guida autonoma. Torino è il luogo naturale da cui deve ripartire il rilancio della filiera automobilistica italiana”.

Leggi qui la lettera di Appendino

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