POTERE & POLTRONE

Crt, Quaglia dalle uova d'oro: contratto da favola a Lapucci

Blitz al primo cda della Fondazione: rinnovato anticipatamente per altri quattro anni il mandato del segretario generale. Che tra incarichi interni ed esterni mette in tasca compensi da nababbo. I neo consiglieri presi alla sprovvista, il silenzio di Irrera

Alla prima seduta del cda di ieri i nuovi consiglieri della Fondazione Crt, freschi di insediamento e ancora in attesa di “prendere” le misure con le proprie mansioni, sono stati colti alla sprovvista con la richiesta di rinnovo anticipato per la durata di quattro anni del contratto del segretario generale Massimo Lapucci la cui data di scadenza è in realtà fissata ad aprile 2022.

Mentre alcuni componenti del board, nonostante l’imbarazzo provocato dalla presenza in Sala Consiglio, durante la discussione del punto, dello stesso Lapucci, hanno provato a chiedere spiegazioni sulla procedura d’urgenza, chiedendo anche la visione del contratto da rinnovare (non essendo allegato alla proposta di delibera), stupisce come invece sia rimasto silente sulla questione il prof. Maurizio Irrera, neo vicepresidente vicario e fine giurista da sempre scrupoloso nel vagliare atti e formalità, forse perché vero braccio armato di Giovanni Quaglia già in Ream e quindi verosimilmente d’accordo con il blitz.

Il contratto, a quanto risulta allo Spiffero, supera abbondantemente il mezzo milione di euro (tra importo fisso e variabile) risultando così Lapucci il più pagato tra i segretari generali delle Fondazioni bancarie italiane. A questo si aggiungono i molteplici incarichi retribuiti di Lapucci, sia interni (Fondazione Sviluppo&Crescita e Ogr) che esterni (tra i più noti quelli in: Caltagirone spa, tra l’altro in potenziale conflitto con le importanti partecipazioni azionarie di Crt; Banca Generali, essendo Crt uno dei grandi azionisti di Assicurazioni Generali, e Lift dove, grazie ad un escamotage, è riuscito ad entrare nel cda come rappresentante dei piccoli azionisti pur ricoprendo l’incarico di segretario generale di Fondazione Sviluppo&Crescita che è uno degli azionisti principali). Una collezione di poltrone che consente a Lapucci di mettersi in tasca una cifra annuale da capogiro.

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