LOTTA DI CLASSE

In aula solo 6 studenti su 10

Riaperture nuove, problemi vecchi. In Piemonte torna l'allarme per l'affollamento sui mezzi pubblici e molti alunni dovranno attendere ancora prima di abbandonare la didattica a distanza. Gabusi: "L'unico modo per garantire a tutti di rientrare sarebbero i doppi turni"

Il Piemonte non è ancora pronto per partire al cento per cento e l'assessore ai Trasporti Marco Gabusi lo ha ribadito anche questa sera durante la riunione con i ministri Roberto Speranza (Salute), Enrico Giovannini (Trasporti) e Patrizio Banchi (Scuola) e gli altri rappresentanti delle Regioni. Ma non è l'unica regione in difficoltà per questo si sta valutando una formulazione ampia del decreto, cioè che indichi come obiettivo la scuola in presenza per la totalità degli studenti pur partendo da una soglia non inferiore al 60 per cento. E proprio da qui potrebbe iniziare il Piemonte, dal prossimo 26 aprile: con sei studenti su dieci in aula e altri quattro ancora in dad. Chi starà a casa e chi riprenderà la scuola in presenza saranno i tavoli prefettizi a deciderlo. Per ora si tratta solo di un'ipotesi anche se molto probabile.

“Il trasporto scolastico per la totalità degli studenti si può realizzare solo a condizione di una riorganizzazione delle lezioni su due turni” ha affermato già nel pomeriggio Gabusi in risposta a un’interrogazione in Consiglio. Come lo scorso novembre si ripropone in Piemonte il problema dei trasporti in vista della riapertura totale delle scuole in programma lunedì prossimo. “Siamo tutti in attesa di maggiori indicazioni e dell’ufficializzazione delle modalità di questa ripresa. Certamente, accanto alla mancanza di spazi nelle scuole, una delle problematiche principali della riapertura è rappresentata dal trasporto pubblico locale, che si trova nelle medesime condizioni di novembre 2020” ha spiegato Gabusi. Ovvero con l’obbligo, a livello nazionale, di rispettare il carico dei mezzi pubblici al 50 per cento di quanto indicato nella carta di circolazione.

Il 30 novembre scorso in funzione della ripresa della didattica in presenza della scuola superiore, spiega Gabusi, “avevamo proposto un piano per il trasporto scolastico che potesse consentire il trasporto del cento per cento degli studenti con ingressi su due turni. Il piano era, ed è, pronto a far fronte ad un doppio scenario di ripresa della didattica in presenza delle scuole superiori al 50 per cento o al 75 per cento su due turni. Potemmo anche trasportare il cento per cento degli studenti, ma, a maggior ragione, è necessaria una riorganizzazione oraria delle lezioni su due turni”. In tutto il Piemonte sono previste 30.580 corse autobus in più, di cui 4.510 a Torino e 9.306 per la Città metropolitana di Torino, per un costo settimanale di 2,2 milioni di euro. “Ribadisco – conclude – che il trasporto scolastico per la totalità degli studenti si può realizzare solo a condizione di una riorganizzazione delle lezioni su due turni”.

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