VERSO IL VOTO

Giuntoli sindaco, il Pd lo Boccia

Non sa più a chi proporsi il presidente dimissionario dell'Ordine degli Architetti di Torino. Dopo aver bussato alla porta di Forza Italia oggi ha fatto la posta al Nazareno. Ma pure lì non trova grande interesse: "Un incontro come tanti altri" lo liquida l'ex ministro

Franza o Spagna purché mi candidiate. Sembra questo lo slogan con cui ormai si presenta alla vigilia di ogni elezione Massimo Giuntoli, presidente dimissionario dell’Ordine degli Architetti di Torino, appena eletto nel Consiglio nazionale. E se nella primavera di due anni fa il suo nome rimbalzava come possibile candidato alla presidenza della Regione Piemonte, oggi continua a girare come una trottola anche per le Comunali di Torino. Fino a qualche settimana fa è stato il coordinatore di Forza Italia Paolo Zangrillo a perorarne la causa come alternativa, assieme a Claudia Porchietto, di Paolo Damilano, fortemente sponsorizzato da Matteo Salvini. In queste ore lo ritroviamo dall’altra parte della barricata ad autoproporsi per il centrosinistra.

Giuntoli ha confermato la disponibilità a correre in una coalizione civica allargata al Pd, al M5s e a tutta la sinistra, qualora non dovesse esserci il rettore del Politecnico Guido Saracco, a cui, assicura lui stesso, è legato da un rapporto di stima e di amicizia, come riporta un lancio di agenzia senza tuttavia virgolettare nulla. Insomma, chi lo dice che Giuntoli sia effettivamente disponibile? La stessa nota riporta di un incontro con Francesco Boccia, responsabile Enti Locali del Pd che una settimana fa arrivò a Torino proprio per fare il punto in vista delle amministrative. Un’apertura di credito del Nazareno all’ennesimo nome gettato nella mischia? Sembra piuttosto un ballon d’essai fatto circolare ad arte, come dimostra la freddezza con cui Boccia rubrica il faccia a faccia: “Ho ricevuto Giuntoli così come ricevo ogni giorno (quando posso e non ci sono attività parlamentari) decine e decine di persone. Mi ha parlato del suo lavoro per Torino – afferma l’ex ministro allo Spiffero –. Per quanto mi riguarda non ci sono novità rispetto alle cose che ci siamo detti venerdì scorso”. Il tutto in attesa dell’incontro in programma martedì, quando i vertici nazionali del Pd incontreranno i segretari torinese e piemontese, Mimmo Carretta e Paolo Furia, per “tirare le somme anche con il segretario Letta sul lavoro istruttorio fatto in queste settimane”. Cioè per sciogliere definitivamente il nodo primarie.

Tra il serio e il faceto il commento di Daniele Valle, coordinatore della segreteria metropolitana del Pd: “Giuntoli? Dai giornali avevamo appreso della sua disponibilità a correre per il centrodestra. Il fatto che abbia cambiato schieramento conferma la capacità attrattiva della nostra coalizione. Di centrosinistra”.

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