Vaccini: Cimo, Valentino hub più adatto per i giovani 

A Torino il Valentino può rappresentare "l'hub più adatto per intensificare le operazioni e consentire ai tanti cittadini, tra cui i giovani, di vaccinarsi in tempi rapidi". È il richiamo del sindacato della dirigenza medica, Cimo Piemonte, che ha presentato un Manifesto programmatico, con l'obiettivo di collaborare con le istituzioni locali a riformare molti dei servizi sanitari erogati su base regionale. Il Manifesto - con tredici proposte in tre aree, Gestione Crisi Pandemica, Lavoro e Tutele del Personale Medico, Sanità e Nuove Tecnologie - è stato condiviso con i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione e presentato in audizione al Consiglio Regionale, in IV Commissione, guidata da Alessandro Stecco. Tra le priorità c’è l'identificazione di un unico centro di approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale e di materiale medico sanitario, dato in gestione a un'impresa privata selezionata con un bando pubblico regionale, potenziando nello stesso tempo l'Amedeo di Savoia. Si sottolinea inoltre la centralità del rapporto tra Sanità e Nuove Tecnologie: l'applicazione di sistemi di Intelligenza Artificiale, Teleconsulto e Telemedicina sono indispensabili per garantire qualità e competitività del sistema sanitario locale. È stato - spiega Sebastiano Cavalli, segretario di Cimo Piemonte - un percorso impegnativo. Abbiamo ascoltato medici, personale sanitario e pazienti. Quello che ci attendiamo è che prosegua una discussione on la politica e tutti gli stakeholder a livello territoriale". "Abbiamo accolto con la giusta attenzione la richiesta - afferma Stecco- di presentare proposte per migliorare l'erogazione di servizi sanitari. La pandemia ha mostrato quanto la sanità pubblica sia importante, ogni suggerimento da chi opera ogni giorno in questo contesto, è un prezioso aiuto per migliorare la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini". 

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